Gli infermieri sono i nuovi supereroi. Uomini e donne che in questi mesi hanno messo il bene della collettività al primo posto. In tempo di Covid-19 è stata sicuramente la professione più riscoperta e in prima linea contro l’emergenza. E oggi, 12 maggio, ricorre la Giornata Internazionale dedicata a questa categoria professionale a cui va tutta la nostra ammirazione e gratitudine.

Giornata internazionale dell’infermiere

Il 12 maggio si festeggia la Giornata Internazionale dell’infermiere e i 200 anni dalla nascita di Florence Nightingale, diventata simbolo di tutti medici e paramedici che hanno perso la vita negli ultimi mesi.
Prima del lockdown, in vista di questo bicentenario, l’OMS aveva dichiarato il 2020 l’Anno internazionale dell’infermiere e dell’ostetrica.

“L’infermieristica non è semplicemente tecnica, ma un sapere che coinvolge anima, mente e immaginazione” è una delle frasi di Florence Nightingale passate alla storia.

Tecnica e anima. Sapere ed empatia. Perché se il medico la indaga dal punto di vista clinico, l’infermiere indaga da un punto di vista assistenziale, leggendo anche la sofferenza emotiva e psicologica del malato.

Professione infermiere? Un master in Area critica ed emergenza sanitaria per far la differenza.

La professione infermieristica ha subìto una notevole evoluzione negli ultimi decenni: oggi abbiamo un personale altamente specializzato e con un percorso accademico di rilievo (laurea triennale, magistrale, PhD e master).

Un esempio di specializzazione è dato dal Master in Area critica ed emergenza sanitaria proposto dall’Università Niccolò Cusano. Il settore dell’area critica e dell’emergenza sanitaria si caratterizza per la sua complessità organizzativa e strumentale.
Il master online di I livello si pone come obiettivo quello di garantire un percorso formativo finalizzato al raggiungimento di competenze relative all’approccio, alla valutazione clinica, all’assistenza ed alla rivalutazione critica in situazioni d’emergenza.

Al termine del corso di studi, lo studente saprà:
pianificare e realizzare processi assistenziali avanzati e centrati sui problemi di salute e sulle necessità specifiche della persona in area critica e nell’emergenza sanitaria ospedaliera e territoriale (ad esempio rianimazioni polivalenti, unità di cure intensive specialistiche, unità di cure sub intensive, centrali operative, 118, mezzi mobili di soccorso, agenzia nazionale protezione civile), assicurando l’assistenza infermieristica specifica al sostegno e al ripristino delle funzioni vitali;
utilizzare strumenti e presidi complessi
gestire le risorse umane e tecnologiche e i processi di miglioramento della qualità
partecipare alle attività di ricerca
offrire consulenza ad altri operatori

Per conoscere piano di studi e costi contatta il consulente dell’Ateneo lasciando i tuoi dati nel seguente modulo.

 

***Articolo a cura di Michela Crisci***