L’assessore alla Sanità del Veneto Manuela Lanzarin è stata ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Sulla strategia anti Covid del Veneto
“Accanto alla strategia dei tamponi, sono partite tante sperimentazioni farmacologiche e abbiamo anche iniziato la sperimentazione dell’utilizzo del plasma -ha affermato Lanzarin-. Ora l’Iss dovrà verificare l’efficacia di questa terapia e poi dare il via libera. Oggi abbiamo inviato una lettera a 3mila pazienti guariti per chiedergli se vogliono donare il plasma, dato che ce ne potrebbe essere bisogno soprattutto in autunno se dovesse esserci una nuova ondata. Alla fine di questa settimana vedremo come saranno le curve e i dati. Non bisogna abbassare la guardia. Capisco che c’è voglia di tornare alla normalità, però dobbiamo continuare a tenere comportamenti corretti perchè dipende tutto da noi”.
Sulle riaperture
“La vera partita è quella economica, che sta diventando una partita di conflitto sociale. Domani c’è l’incontro tra il ministro Boccia e i governatori per concordare le aperture per il 18. Sono convinta che il 18 sarà riaperto tutto. Anche perchè, qual è la ratio per cui il negoziante che ha un negozio piccolino con una commessa non può aprire e invece l’attività produttiva con 50 dipendenti ha potuto aprire? La libreria e la fioreria sono aperte, ma non il negozio di abbigliamento, qual è la differenza?”.
Sul Covid 19 considerato infortunio sul lavoro
“E’ una norma ingiusta che sta mettendo in difficoltà molte imprese. E’ chiaro che le fabbriche, le ditte che stanno riprendendo stanno avendo molta responsabilità nel rispettare i protocolli di sicurezza, i datori di lavoro hanno a cuore la salute dei propri dipendenti, però bisogna metterli nelle condizioni di lavorare tranquilli”.