Giordano Riello, presidente di NPlus International, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).

Sulle misure economiche varate dal governo

“L’Italia aveva una grande potenza di fuoco, ma è andata in guerra con i fucili da softair mentre gli altri hanno le armi vere -ha affermato Riello-. Mi interessa poco che il governo sia nel panico, perchè in qualche modo ci arrangeremo come abbiamo sempre fatto. Imprenditori e commercianti hanno le idee chiare e devono essere messi nelle condizioni da riaprire, anche perchè non siamo degli irresponsabili e sappiamo perfettamente che dobbiamo convivere col virus e c’è ancora bisogno di contenere i contagi. Il problema è che noi imprenditori siamo stati poco ascoltati dal governo e siamo stati messi sulla ghigliottina. Forse siamo stati troppo politically correct, dobbiamo farci sentire con più determinazione anche perchè siamo noi che con le tasse che paghiamo facciamo sopravvivere l’Italia”.

Sul Covid19 considerato infortunio sul lavoro

“Noi teniamo molto ai nostri collaboratori quindi li abbiamo assicurati ancora prima che l’emergenza Covid si verificasse. Detto questo trovo gravissimo che il Covid venga considerato infortunio sul lavoro, perchè l’azienda mette in atto tutti i protocolli di sicurezza e non può evitare che un dipendente si possa contagiare per una disattenzione o magari al di fuori del posto di lavoro. Non si può cercare sempre nell’imprenditore la pecora nera a cui dare la colpa”.