Imma Battaglia, attivista Lgbt, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Riguardo le polemiche sui congiunti

“La prima reazione è stata di mettermi a ridere -ha affermato Battaglia-. Poi però mi ha offeso questa cosa, perchè davanti a un comportamento responsabile dei cittadini italiani in questa situazione non si possono mettere certe regole. Questa ultima norma è ridicola di fronte ai cambiamenti della società. Non è possibile normare gli affetti, è una cosa ridicola. A Roma noi eravamo abituati a questo modello pentastellato in cui non si capisce niente, adesso lo stanno sperimentando tutti gli italiani. Siamo stanchi di non vedere rispettata la vita. Non è solo la comunità omosessuale a ribellarsi a questa norma, penso che riguardi tutti. Facevano prima a dire: signori, ci stiamo piano piano liberando dal virus, state attenti. E’ la stessa storia dei ristoranti. Ma Colao o i grandi manager hanno mai amministrato i soldi propri? No, hanno amministrato grandi aziende ma i sogni non erano i loro. Gli imprenditori hanno sempre rischiato i propri denari per la propria attività e sono loro quelli che bisognava interpellare su come riaprire i ristoranti e le attività”.