Esterino Montino, sindaco di Fiumicino, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
La ricchezza di Fiumicino
“C’è un certo fermento per alcune categorie, come i ristoratori e i balneari. Abbiamo 23 km di costa, con 113 tra stabilimenti balneari e chioschi quindi è chiaro che c’è un pezzo grande dell’economia del comune che scalpita e attende risposte. L’aeroporto è in funzione per il 10%, il resto è sostanzialmente fermo. In prevalenza la nostra economia è turistica, legata all’aeroporto, al mare, alla ristorazione. La situazione è abbastanza preoccupante”.
I pochi aiuti del Governo
“C’è sicuramente un ritardo derivato dai provvedimenti legati al finanziamento a tasso agevolato con procedure bancarie farraginose e all’atteggiamento di alcune banche molto discutibile. Si continuano a sfornare a livello nazionale provvedimenti che posticipano i pagamenti, ma qui il problema non è posticipare, è il pagamento stesso. Servirebbe una boccata d’ossigeno sotto l’aspetto del fondo perduto o della tassazione vera, una manovra per permettere la ripresa con maggiore tranquillità”.
Gli errori del Governo
“Anzichè continuare a sfornare provvedimenti, bisognerebbe concentrarsi affinchè i provvedimenti che si sono fatti vadano a buon fine. Sono consapevole che la situazione per il governo è difficile, però attenzione perchè se i provvedimenti ritardano poi questo diventa un boomerang e diventi meno credibile. I comuni stanno entrando in una fase di gravità assoluta perchè sono coloro che da questa emergenza hanno il blocco totale di qualsiasi entrata. Se qui non arriva una risposta noi chiudiamo i battenti”.
Sull’ordinanza per la chiusura delle spiagge
“Penso che le spiagge siano da tenere ancora chiuse perchè , se io aprissi 23 km di spiaggia, mentre la stragrande maggioranza degli altri comuni le tiene chiuse fino al 17, saremmo presi completamente d’assalto. E inoltre non riusciamo a scendere sotto i 25 contagiati giornalieri, questo dato deve spingerci alla cautela. Mi dispiace per la sofferenza delle persone che vorrebbero andare in spiaggia, però c’è da tenere ancora duro per un po’”.