Teledidattica: abbiamo conosciuto le esperienze e i pareri dei diretti interessati, cioè degli studenti, grazie alle interviste andate in onda a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus. Tra le varie dichiarazioni abbiamo rilevato pareri discordanti. Per alcuni di loro l’esperienza si è rivelata positiva, per altri no. Nello specifico, Giorgia ha parlato di “esperienza confusionaria, soprattutto per i docenti. C’è voluto tempo per capire come usare i vari strumenti tecnologici, per loro il disagio c’è stato – ha affermato la giovane studentessa dell’Istituto Ferdinando Magellano di Acilia – per noi no, non è stato un problema. Doversi abituare ad un metodo diverso, da quello di sempre, richiede tempo.”

“E-learning metodo integrativo, insostituibile la lezione frontale”

L’introduzione dell’e-learning “sarebbe utile da affiancare al vecchio metodo, impossibile da sostituire – ha sottolineato la studentessa, Giorgia – studiare tramite internet porta a distrarsi. Io mi collego al web per stare in contatto con amici e persone lontane. Non solo, online mi capita di fare ricerche, cercare parole poco chiare, i professori usano termini che non sempre conosciamo, sono più colti di noi.” 

Teledidattica: ogni esperienza è un caso a sé. Letizia del liceo Gelasio Caetani, intervenuta in trasmissione subito dopo Giorgia, ha detto che “ha responsabilizzato molti compagni di classe,” lasciando intendere che è un pretesto per far maturare i ragazzi, permettere loro di mantenere gli impegni. Sarebbe positivo adottare questo nuovo metodo per il futuro, sia nelle università pubbliche che private. “Sono più autonoma, riesco a gestirmi meglio nei tempi – ha affermato Letizia – c’è gente che ha più difficoltà a seguire la didattica a distanza, è la mia esperienza e non vale per tutti. L’e-learning aiuta lo studente a crescere. La nostalgia della scuola c’è, serve il contatto, ma la didattica a distanza aiuta a crescere e capire che bisogna imparare a fare da soli e rendersi indipendenti.”

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