Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao Assomed, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Sull’emergenza Coronavirus
“Essendo di fronte a un virus nuovo, subdolo, di problemi in questi mesi ce ne sono stati tanti -ha affermato Palermo-. Gli operatori sanitari non hanno ricevuto una protezione adeguata, i dpi non erano sufficienti, per cui abbiamo avuto una prima fase particolare, con un alto tasso di medici e infermieri contagiati e un numero elevato ed insopportabile di morti, oltre 200 in totale”.
Sulla gestione della fase due
“La fase due richiede due interventi settoriali importanti. Il primo è sul territorio, in termini di intercettazione dei nuovi casi, in termini di terapia precoce. Ci vogliono tamponi, capacità di sierodiagnosi, personale che arriva rapidamente nelle case dei contagiati. E poi ci vuole una fase ospedaliera. Non possiamo dimenticare i pazienti affetti da altre patologie che in questi mesi sono stati trascurati e che non vanno in ospedale per il timore di contrarre il Covid 19. Bisogna ricalibrare gli ospedali sulle patologie ordinarie. Le riaperture andrebbero calibrate sull’andamento dei contagi nelle varie regioni”.
Sull’assunzione dei medici
“Troppi contratti usa e getta nel sistema sanitario nazionale. Noi abbiamo bisogno di buona occupazione, di posti stabili. Già veniamo da una carenza di circa 8mila medici e 2mila dirigenti sanitari, 36mila tra infermieri e altri operatori sanitari. Per questa crisi epidemica abbiamo aumentato di circa 3mila i posti letto di terapia intensiva, 4mila di terpia subintensiva, quindi abbiamo bisogno di più di 8mila medici da assumere, almeno 12mila. La nostra proposta è quella di assumere gli specializzandi del quarto e quinto anno”.