Disoccupato e da oggi costretto a vivere in strada, Gianluca Bigonzi (46enne di Marino, in provincia di Roma) ha raccontato la sua situazione ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

La storia di Gianluca

“Sono disoccupato da 10 anni quando ho perso il lavoro da vigilante non armato. Da 10 anni mi reco presso gli uffici di collocamento, vado al Comune di Marino a chiedere un lavoro, un’abitazione, un modo per andare avanti. Finora mi sono sempre arrangiato facendo l’asfaltista, il manovale, il giardiniere, sempre lavori molto usuranti. Non ho mai ricevuto nessun aiuto. Alcune notti le ho passate in strada. Ho una figlia di 14 anni che si preoccupa per me, vive con la mamma, non riesco a darle il mantenimento. E’ brutto vivere per strada e farsi vedere così da una figlia”.

Gianluca è per strada

“Ho dovuto lasciare la casa in cui ero ospite a Torvajanica, ora sono tornato a Santa Maria delle Mole, a due passi da Roma. Sono andato subito a trovare mia figlia che mi ha portato da mangiare. Lei fortunatamente sta bene, ha un tetto, ma è molto preoccupata per me, sono giorni che piange, è una situazione molto difficile”.

Le richieste d’aiuto, vane al Comune di Marino

“Ho continuato a chiamare il Comune di Marino, sono stato contattato dall’assistente sociale del Comune che mi ha detto che a settembre, tramite la Chiesa, dovrei fare un colloquio per andare a vivere in un centro che si trova a Tor San Lorenzo gestito dal vescovo di Albano. E non è neanche sicuro che mi prendano per stare lì. E fino a settembre che faccio? Tempo fa mi avevano detto che potevo andare alla Caritas a Frascati, mi hanno dato un numero dicendo: prova a chiamare lì. Se non mi possono dare un alloggio almeno un lavoro per potermi pagare l’affitto”.

I pochi euro del reddito di cittadinanza

“Io prendo 350 euro di reddito di cittadinanza, perchè nel 2018 ho lavorato per la Multiservizi di Marino, questo mi ha fatto reddito e quindi mi hanno dato solo 350 euro. Posso usare la carta del reddito di cittadinanza solo per fare la spesa e i 100 euro che potrei prelevare fino al 1 sicuramente non posso prelevare. Qui si fa la spesa in ordine alfabetico quindi oggi non posso nemmeno fare la spesa. Non è la prima volta che dormo per strada, ma la paura c’è sempre, c’è questo virus, ci sono persone poco affidabili che girano di notte”.