Claudio Armeni, delegato presidente di CONF. I.P.E. Conf. Italiana Parrucchieri Estetiste, è intervenuto microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla situazione di estetiste e parrucchieri

“Sono tutti fermi e in attesa di riaprire -ha affermato Armeni-. Tornare a tagliarsi i capelli, a farsi un massaggio ha anche un vantaggio dal punto di vista psicologico per la società. Siamo rimasti sorpresi da questa decisione di farci ripartire a giugno. Tutti si erano già organizzati con tutti i protocolli di sicurezza e pensavano di poter riaprire subito. Un altro mese di attesa è solo un modo per prolungare l’agonia e molti negozi non potranno più riaprire. Potrà riaprire il 1 giugno solo chi ha una cassa personale e ha potuto tenere botta in questi mesi. Il parrucchiere non recupererà quello che ha perso nei mesi scorsi quindi c’è una perdita secca di fatturato. Lo Stato deve mettere liquidità, le casse integrazioni non sono arrivate, i finanziamenti delle banche si perdono nei meandri della burocrazia. Questa situazione non ci permette neanche di elaborare dei business plan perchè non ci sono parametri di riferimento, dobbiamo vivere giorno dopo giorno. Anche il fatto di usare risorse proprie per riaprire, per adeguare il negozio, non sapremo come programmarlo anche in termini di restituzione del finanziamento che lo Stato potrebbe darci. E’ come giocare la schedina”.