Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo Istituto, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sull’umore degli italiani in questa fase

“L’umore è confuso, varia da una settimana all’altro -ha affermato Piepoli-. Fino a questa settimana la maggioranza della popolazione ha approvato le scelte del governo. Adesso c’è il problema di questa reintegrazione nella vita normale che sembrerebbe essere condotta con molta prudenza. Il problema sono gli investimenti. Con la situazione di adesso, il 31 dicembre avremo un -10% di pil e quindi almeno 1 milione di disoccupati in più. L’economia è una scelta precisa, se io so quali sono gli investimenti so quanto produrranno questi investimenti. Gli investimenti vanno moltiplicati per riuscire ad evitare quel calo del 10%”.

Sul gradimento dei leader

“Mattarella è quasi intoccabile, direi che l’approvazione è corale, siamo oltre il 60% che è un massimo per i presidenti sul lungo periodo. E’ interpretato come il padre, anche dagli anziani. I presidenti di Camera e Senato sono sul 30%, hanno una popolarità segmentata, uno più popolare a sinistra, l’altro a destra. Il premier Conte è stato alto fino a ieri nel gradimento, non so come siano i risultati di oggi, ma l’ultima prestazione può pesare di -5%. M5S è piuttosto stabile, qualche punto l’ha guadagnato in funzione dell’attività governativa in cui si è dimostrato favorevole ad alcuni provvedimenti per i più deboli. La Lega è in lieve discesa ma è sempre il primo partito. Il Pd mantiene la propria quota intorno al 20%, questo significa che ha riguadagnato i voti che aveva perso con l’addio di Renzi. Il governo si è lievemente rafforzato in termini di opinione pubblica”.