La Storia Oscura: 105 anni fa l’entrata dell’Italia nella Prima Gue…
Radio Cusano Campus, la storia a casa tua. A “La Storia Oscura” (dal lunedi al venerdi dalle 16 alle 17), il programma curato e condotto da Fabio Camillacci: nuovo ciclo speciale dedicato alla Prima Guerra Mondiale, in occasione dei 105 anni dall’entrata dell’Italia nel conflitto. Il nostro Paese dopo un’iniziale neutralità e legata agli Imperi centrali di Germania e Austria dalla “Triplice Alleanza”, decise di entrare in guerra pochi mesi dopo lo scoppio delle ostilità ma al fianco delle potenze dell’Intesa: Francia, Gran Bretagna e Russia. Lo fece firmando il famoso “Patto segreto di Londra” il 26 aprile 1915.
Un patto con cui l’Italia si impegnò a dichiarare guerra all’Austria entro 30 giorni dalla firma del protocollo. Il 3 maggio Roma denunciò la “Triplice Alleanza”, poi, il 24 dello stesso mese, fu dichiarata la guerra all’Austria. L’Impero Asburgico aveva predisposto un solido schieramento difensivo sulle posizioni di confine lungo l’Isonzo e le alture del Carso e i mezzi offensivi dell’esercito italiano erano scarsi, per cui la guerra assunse fin dall’inizio un carattere di logoramento.
Gli eventi bellici del 1916 approfonditi a “La Storia Oscura” sulla Radio dell’Università Niccolò Cusano. Dopo le prime “Battaglie dell’Isonzo”, l’inizio del secondo anno di guerra sul fronte italiano fu caratterizzato da una violenta offensiva austriaca sferrata nel Trentino e dal proseguimento delle operazioni sull’Isonzo. Franz Conrad, capo di stato maggiore austro-ungarico dal 1906 al 1911 e dal 1912 al 1917, mise a punto un piano che prevedeva di irrompere dalle forti posizioni a sud di Trento per raggiungere la pianura padana tra Verona e Vicenza; prendendo così alle spalle le forze italiane schierate a est.
Conrad, aveva già suggerito in passato di attuare lo stesso piano all’imperatore Francesco Giuseppe. Parliamo di quella che è passata alla storia come la “Strafexpedition”, la spedizione punitiva ribattezzata tale dagli austriaci, o come “Battaglia degli Altipiani”. Iniziò il mattino del 15 maggio del 1916 su un fronte di circa 40 km dalla Val Lagarina alla Valsugana. I combattimenti si concentrarono sugli altipiani di Tonezza e Asiago, dove le truppe italiane furono costrette a indietreggiare nonostante la strenua resistenza opposta soprattutto nei seguenti settori: Coni Zugna, Passo Buole, Pasubio, Cengio e Cimone.
La guerra di difesa italiana e il fallimento della spedizione punitiva austriaca. Il 27 maggio 1916, gli austriaci conquistarono Arsiero e il giorno dopo Asiago. A quel punto: l’invasione verso Schio e Bassano del Grappa sembrava inevitabile. E, invece, il rapido concentramento di rinforzi fatti affluire da altri fronti dal generale Luigi Cadorna, permise al comando supremo italiano di arginare la pressione avversaria sull’estremo limite degli altipiani. Successivamente, ai primi di giugno, l’inizio di un nuovo attacco russo in Galizia costrinse Conrad e l’esercito austriaco a trasferire parte delle truppe schierate nel Trentino. E così l’offensiva nemica si esaurì. Sulle ali dell’entusiasmo, nel mese di agosto le nostre truppe conquistarono Gorizia.