Thomas D’Addona, sindaco di Crespina Lorenzana (Pisa), è intervenuto ai microfoni di Arianna Caramanti su Radio Cusano Campus.
Sulla situazione nel comune. “Stiamo cercando di interpretare i dpcm, le disposizioni della Regione e le esigenze del territorio. Abbiamo già iniziato a inquadrare la questione socio-economica. Per fortuna dal punto di vista sanitario la situazione è buona, abbiamo solo 4 positivi in isolamento domiciliare quindi la situazione è sotto controllo”.
Sull’ordinanza della spesa minima di 50 Euro. “E’ un’ordinanza che ha ricevuto molte critiche, ma anche molti apprezzamenti. La settimana in cui ho fatto l’ordinanza c’era stato il caso di un nuovo positivo con cui era entrato in contatto un gestore di alimentari. Le persone sono andate nel panico. Tanta gente andava a fare la spesa più volte al giorno e molti cittadini ci avevano chiesto di sanzionare chi esce troppo spesso, cosa che non si può fare. E allora abbiamo varato quest’ordinanza con un’imposizione di un limite minimo di spesa, più o meno il doppio dello scontrino medio per fare in modo che si uscisse solo una volta per fare la spesa. Poi l’abbiamo modificata in corso e abbiamo tolto la parte sanzionatoria, quindi i limiti sono rimasti ma sono indicativi. Non è più un’imposizione ma una raccomandazione e abbiamo avuto riscontri che comunque ha avuto i suoi effetti. Mentre siamo tutti in attesa che ci sia la riapertura, dobbiamo abituarci a mantenere comportamenti responsabili. Chiudersi in un supermercato meno lo si fa e meglio è”.
Sulle decisioni del governo per la fase due. “Qualsiasi decisione avrebbe generato polemiche. Detto questo, credo che ci sia una riflessione tecnico-scientifica dietro questa decisione e purtroppo ci sono attività, come quella di estetisti e parrucchieri, che prevedono un contatto. Ovviamente capisco il loro disappunto. Ci si dovrebbe impegnare un po’ di più per le misure di sostegno economico per partite iva e lavoratori autonomi”.