Massimo Bitonci, deputato della Lega, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Su economia e fase due
“I dati del Def sono pesantissimi e penso che ormai tutti si rendano conto che parliamo di -10% del pil e un aumento del debito pubblico al 155% sul pil -ha affermato Bitonci-. Parliamo quindi di dati devastanti per l’economia. La ripartenza è possibile, deve essere fatta secondo le regole di distanziamento sociale e secondo il rispetto dei protocolli di sicurezza. Le aziende si stanno attrezzando in questo senso. Nella fase di ripartenza darei maggiore potere decisionale alle regioni e ai sindaci. I nostri sindaci si sono distinti per grande attaccamento alla gente e conoscono bene il territorio, comprese le aziende. Se fossi il governo darei alle autorità locali una responsabilità di verifica e controllo delle disposizioni. E’ stato un errore generalizzare le misure, in alcune regioni misure meno drastiche avrebbero ottenuto probabilmente lo stesso risultato”.
Sulla ripartenza di Lotto e Superenalotto
“Lo trovo scandaloso. Abbiamo parrucchieri, baristi, ristoratori disperati che non sanno cosa fare e lo Stato pensa a riaprire le videolottery e le scommesse. Dar priorità a questo perchè lo Stato deve far cassa non lo trovo giusto”.
Sul M5S
“Ci sono persone nel M5S che hanno una competenza su alcuni temi. Però troppo spesso sono molto ideologici e poco llegati alla praticità del mondo reale. Se parliamo ad esempio di infrastruttura, parliamo di un tema delicato e la burocrazia è uno di quei problemi atavici che blocca la progettazione in molte amministrazioni. Il nuovo codice degli appalti ha bloccato molto. Quando abbiamo detto al M5S che questo codice non funziona, loro hanno sempre il tarlo della corruzione, ti dicono che non si può togliere la burocrazia altrimenti c’è la corruzione. Se non togliamo alcuni vincoli e non diminuiamo la burocrazia, le opere pubbliche non si fanno”.
