Lo chef Alessandro Circiello, presidente della Federazione cuochi del Lazio,è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Sulla situazione della ristorazione in Italia
“Intanto bisogna vedere quando i ristoranti potranno riaprire anche se il 40% dei ristoranti rischia di non riaprire secondo Fipe -ha affermato Circiello-. Quando riapriremo bisognerà mettere al primo posto la sicurezza. Dobbiamo ispirarci al modello Corea, Cina e Giappone. Io mi sono organizzato con delle strutture in plexiglass per far mangiare anche i gruppi di amici. In Corea il plexiglass è solo per i gruppi di amici. Le famiglie che vivono sotto lo stesso tetto, firmando una liberatoria al ristorante, possono mangiare normalmente. Nel tragitto tra la cucina e il tavolo il cibo deve essere coperto da una campana di carta. Le mascherine devono indossarle camerieri e cuochi, dobbiamo averle a un prezzo consono e senza iva. I guanti invece è meglio che il cameriere non li abbia, meglio una pulizia delle mani con gel igienizzante. I gel igienizzanti li metteremo anche all’ingresso, prima di entrare. Anche il cestino del pane deve essere in carta compostabile e coperto, in modo che una volta mangiato si possa buttare. Sicuramente vanno fatti dei turni in modo da far entrare poche persone. In Cina i ristoranti in questo momento sono mezzi vuoti, certo in Italia abbiamo un’altra cultura e ci piace molto andare a mangiare fuori. Dovremo puntare molto sul take away. E poi dovremo programmare anche una ristorazione a pranzo da asporto che si possa portare in ufficio. Spero che nelle città d’arte l’occupazione del suolo pubblico sia data gratuitamente per tutto il 2020, mi auguro che tutti i sindaci scendano in campo per questa battaglia”.