Grazie a Radio Cusano Campus, la storia a casa tua. Dal lunedi al venerdi dalle 16 alle 17: “La Storia Oscura”. Puntata speciale dedicata alla “Festa della Liberazione”. Il 25 aprile anche Milano grazie agli Alleati e alla Resistenza, veniva liberata dall’occupazione tedesca e dal nazifascismo. Una Liberazione che è stata sì una grande festa di popolo ma anche una pagina drammatica della nostra storia per la guerra civile che dall’8 settembre 1943 ha insaguinato l’Italia. La resa dei conti con il fascismo e con i fascisti, chiamati a rispondere di vent’anni di regime (nella foto: un comizio di Sandro Pertini il 26 aprile 1945).

Il percorso storico raccontato sulla Radio dell’Università Niccolò Cusano. Un racconto partito dall’estate 1943 che vide lo sbarco degli anglo-americani in Sicilia e la conseguente caduta di Benito Mussolini sfiduciato dal Gran Consiglio del fascismo e fatto arrestare da re Vittorio Emanuele III. Quel monarca che dopo la firma dell’armistizio con gli Alleati fuggì al Sud insieme al nuovo capo del governo Badoglio, lasciando allo sbando Roma, il Centro e il Nord del Paese. L’Italia si spaccò in due, il Regno del Sud da una parte e la Repubblica Sociale Italiana dall’altra. La Repubblica di Salò, lo Stato fantoccio voluto da Hitler dopo aver fatto liberare Mussolini dall’albergo prigione sul Gran Sasso.

La “Festa della Liberazione” dal 25 aprile 1946 ai giorni nostri. Nel corso della puntata poi sono state ripercorse le tappe successive al 1945. Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d’Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo luogotenenziale (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive”) che recitava: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”. La ricorrenza venne celebrata anche negli anni successivi, ma solo il 27 maggio 1949, con la legge 260 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive”), è stata istituzionalizzata stabilmente quale festa nazionale della neonata Repubblica Italiana.

L’intervento dello storico dell’Unicusano. Al microfono del nostro Fabio Camillacci è intervenuto il professor Silvio Berardi docente di Storia dell’Integrazione Europea e di Storia Contemporanea all’Università Niccolò Cusano, il quale, ha parlato dell’importanza del CLN: “Il Comitato di Liberazione Nazionale, un’organizzazione capillare all’interno delle varie regioni italiane; un’organizzazione eterogenea, nel senso che la resistenza è fatta da tanti elementi, da tanti valori, da tante culture politiche che si sono unite tra di loro. La resistenza al nazifascismo è stata infatti trasversale non solo di sinistra visto che nell’attività dei Comitati ebbero un ruolo determinante sì le forze comuniste e socialiste ma anche i repubblicani, i democristiani, i liberali, gli esponenti del Partito d’Azione. Quindi, una resistenza che forse dovrebbe essere ristudiata anche alla luce delle tante differenze politiche che seppe unire in nome di un unico obiettivo, ovvero la liberazione dal nazifascismo”. L’intervista integrale al professor Berardi la trovate di seguito e alla sezione podcast di www.tag24.it