Estate 2020: l’avvicinarsi della bella stagione amplifica l’insofferenza da restrizioni. Ormai siamo chiusi in casa da quasi due mesi, manca poco alla ripresa, e pochissimo all’esaurimento della pazienza. La voglia di uscire c’è e quella di pensare alle vacanze pure, anche se saranno diverse da quelle degli anni passati.
Lavoratori balneari
“Stiamo vivendo una situazione che obbliga a darsi delle priorità: la salute è la prima di tutte, segue il lavoro e per finire il divertimento, tra cui il desiderio di recuperare due mesi di clausura – ha osservato il presidente onorario del Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo, a “Tutto in Famiglia” su Radio Cusano Campus– ci interessa anzitutto recuperare i clienti di sempre. La peculiarità delle strutture balneari italiane è data dalla gestione familiare di queste stesse, ed è positivo visto che in famiglia ci si può organizzare, in secondo poi speriamo di farcela a mantenere i collaboratori di sempre con l’aiuto degli ammortizzatori sociali”.
Concessioni demaniali
Estate 2020: aprire i lidi non è semplice come può sembrare, nonostante siano gestiti soprattutto da famiglie, ci sono leggi e obblighi che alle volte possono limitare l’attività. “Una enorme preoccupazione riguarda la garanzia del futuro. C’è una legge del 2018 che prolunga le concessioni demaniali, molti comuni non hanno ancora attuato questa norma ed è un problema – ha aggiunto Borgo – dire al collega di mettersi con entusiasmo a pensare alla riapertura è la cosa peggiore. Di positivo c’è che Franceschini sembra stia aiutandoci a risolvere il problema”. Tra le altre novità c’è la solita distanza di sicurezza che dovrà essere garantita, “ci adatteremo ai limiti imposti – si è congedato il presidente onorario del Sindacato Italiano Balneari, Riccardo Borgo – i panini da comprare, i pranzi, potranno essere serviti senza resse. Ci sarà un ordine diverso in spiaggia, non troveremo più il solito affollamento. L’unico grande problema saranno le spiagge libere, anche in questo caso i comuni sono preoccupati, abbiamo dato disponibilità a supportare il problema. Rischiamo diventino polveriere, soprattutto sabato e domenica”.