A “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus, va on air anche la storia del criminie e della criminologia. Prima puntata della nuova serie “Nerodiva” dedicata a Janis Joplin, nota cantante statunitenste nata a Port Arthur il 19 gennaio 1943 e morta per overdose di eroina a Los Angeles il 4 ottobre 1970 a soli 27 anni. Quest’anno ricorrono i 50 anni dalla scomparsa.

La carriera e i numerosi riconoscimenti. La Joplin divenne famosa verso la fine degli anni sessanta come cantante del gruppo “Big Brother and the Holding Company”, e successivamente per i suoi lavori da solista. La rivista americana “Rolling Stone” la pone al 46° posto della lista dei 100 artisti più importanti della storia e al 28° della classifica del 2008 dei 100 cantanti più importanti di tutti i tempi. Riconosciuta e ricordata per l’intensità delle sue interpretazioni, nel 1995 Janis Joplin è stata inserita nella “Rock and Roll Hall of Fame” e nel 2005 è stata insignita del “Grammy Award” alla carriera postumo.

La morte della cantante. Il 4 ottobre 1970 Janis Joplin fu trovata morta nella stanza di un hotel di Los Angeles a Hollywood: l’esame autoptico ipotizzò una morte accidentale causata da overdose di eroina. Fu trovata 18 ore dopo il decesso con il viso riverso sul pavimento, con fuoriuscite di sangue, ormai coagulato, dal naso e dalla bocca; il corpo era incuneato fra il comodino e il letto, e da ciò si deduce la mancanza di qualsiasi riflesso teso a evitare l’ostacolo.

I particolari dopo il decesso di Janis. La ricostruzione della dinamica della morte della cantante consentì al suo impresario, Albert Grossman, di riscuotere centomila dollari derivanti da un’assicurazione sulla vita. Negli anni successivi il manager si impegnò a lungo riguardo all’eredità a favore della famiglia Joplin. Il corpo di Janis Joplin fu cremato al “Westwood Village Memorial Park Cemetery” e le sue ceneri furono sparse nell’oceano Pacifico.

Incidente, suicidio o omicidio? Ancora oggi il giallo rimane. A tal proposito al microfono del nostro Fabio Camillacci è intervenuta la criminologa e psicologa Mary Petrillo. La docente di materie di criminologia ai Master dell’Università Niccolò Cusano, ha detto: “Io scarterei l’ipotesi omicidio; più probabile l’ipotesi suicidio o istigazione al suicidio. Diciamo quindi una scelta optata dalla stessa vittima in quanto spinta dalle circostanze di vita che la circondavano. Anche perchè Janis Joplin fin da piccola ha avuto una vita molto travagliata: una ragazza spesso bullizzata. Un aspetto che ha accompagnato l’artista anche da adulta facendola soffrire e spingendola a dimenticare abusando di alcool e droga. Aggiungiamo che la Joplin era un personaggio scomodo per gli Stati Uniti dell’epoca e questo a mio giudizio avvalora l’ipotesi di un’istigazione al suicidio”. Il resto dell’intervista alla criminologa Mary Petrillo potete ascoltarla di seguito e alla sezione podcast del sito www.tag24.it. “La Storia Oscura”, dal lunedi al venerdi dalle 16 alle 17 su Radio Cusano Campus, la Radio dell’Università Niccolò Cusano.