Andrea Giani i tuoi primi 50 anni d’oro: un abbraccio a uno dei più duttili e temibili giocatori di Pallavolo d’ogni epoca

Un talento precocissimo, strappato al Canottaggio dove lo aveva portato la passione del Papà, grande vogatore e tecnico, e comandante la Stazione dei Carabinieri di Sabaudia

Lo sport mondiale e nello specifico la Pallavolo oggi festeggiano il 50° compleanno di uno dei più grandi talenti mai visti su un campo di Serie A e nelle competizioni internazionali: Andrea Giani.

Nato a Napoli il 22 aprile 1970 è da qualche anno un allenatore nella disciplina amata e che lo ha consacrato a livelli assoluti. Sul piano squisitamente tecnico e tattico Giani ha dimostrato a tutti i compagni di club e di squadra nazionale. Inizia nel ruolo di centrale, otterrà immense gioie e soddisfazioni da opposto e poi da schiacciatore.

Il padre, Carabiniere, è stato la guida dell’8 italiano alle Olimpiadi di Tokyo, nel 1964, e allenatore successivamente dei canottieri delle Forze Armate. Ma è da atleta che il giovane Giani ottiene un numero impressionante di vittorie, seguendo la passione del genitore: 79 successi su 80 gare disputate! Con il papà trasferito a Sabaudia, nel Lazio, nella scuola media Andrea comincia a frequentare la Pallavolo. Una scintilla che diventa un incendio vero e proprio quando il ragazzo ha soltanto 14 anni arrivando in Serie A ed essendo partito dalla Serie D!

A 15 anni è chiamato a Parma dove inizia una strepitosa carriera pur venendo collocato, con Andrea Zorzi nell’Under 18, allenata da Montali, che partecipò anche alla Serie C con il chiaro intento di far crescere questi diamanti grezzi, che sapranno essere protagonisti sia con la casacca della società ducale che in azzurro. Arriva in prima squadra per volere del tecnico Skiba. E resta di sopra anche con l’incarico conferito a Montali, nel 1986. La Santal Parma è prima nella stagione regolare e vince la Coppa Italia: in finale scudetto però vince la cugina Panini Modena di Julio Velasco per 3-2! Una compagine, quella vittoriosa, accompagnata da giocatori già affermati quali Bernardi e Cantagalli. L’anno dopo Parma prende Bracci e Galli e l’abbinamento diventa la Maxicono. Il 21 febbraio 1988, con Giani nemmeno 18enne, Parma conquista la Coppa delle Coppe a Bologna. In campionato si ripete la Panini e i parmensi sono secondi.

Nei successivi tornei lo scudetto sarebbe arrivato nel 1990, nel 1992 e nel ’93. Arrivano nella bacheca della Maxicono due Coppe CEV, due Coppe delle Coppe, due Supercoppe europee e addirittura la Coppa Intercontinentale. In quegli anni Velasco e l’Italia vincono i Mondiali del 1990 e del 1994, e nel 1998 l’azzurro ancora dominava il pianeta con allenatore l’illustre Bebeto. Senza dimenticare i 4 trionfi europei che la Nazionale ottiene dal 1993 al 2003. Tanta roba, no!?

Nel 1996, intanto, Parma rinuncia alla Serie A e Giani va a Parma vincendo scudetto, Coppa dei Campioni e Coppa Italia: un triplete raro, a verificarsi. Nel 1997 un’altra Coppa dei Campioni a ribadire la bravura nella costruzione e gestione della Daytona Parma. Nei 10 anni dopo Andrea Giani avrebbe vinto un altro scudetto, una Supercoppa italiana, due Coppe Italia e una Challenge Cup (l’ex Coppa delle Coppe).

Cosa dire, poi, delle 7 World League conquistate dall’Italia e da quella che è stata definita, parafrasando un grande brano degli Stadio “Generazione di fenomeni”? In azzurro Andrea Giani ha giocato ben 474, nessuno, come lui. Ci sarebbe riuscita soltanto Eleonora Lo Bianco. L’unico cruccio di una ammirevole e meravigliosa strada sportiva Andrea Giani lo lega alle Olimpiadi mai vinte. L’Italia, infatti, ha ottenuto un argento ad Atlanta 1996, un secondo ad Atene 2004, e, in mezzo, il terzo posto di Sidney nel 2000.

Tra i pallavolisti di casa nostra inseriti nella Hall of Fame Andrea Giani è in compagnia di Lollo Bernardi e Andrea Gardini.

Da allenatore ha conquistato 2 Challenge Cup, una con Modena, nel 2008, e una a Verona, nel 2016. Giani ha ottenuto anche una Coppa Italia di A2 nello stesso anno, 2010, a Roma, in cui ha centrato la promozione dalla A2 in A1. Senza dimenticare il 1° posto ai Giochi del Mediterraneo con l’Italia nel 2013 e la European League alla guida della Slovenia nel 2015.

Cosa dire, poi, delle 7 World League conquistate dall’Italia e da quella che è stata definita, parafrasando un grande brano degli Stadio “Generazione di fenomeni”? In azzurro Andrea Giani ha giocato ben 474, nessuno, come lui. Ci sarebbe riuscita soltanto Eleonora Lo Bianco. L’unico cruccio di una ammirevole e meravigliosa strada sportiva Andrea Giani lo lega alle Olimpiadi mai vinte. L’Italia, infatti, ha ottenuto un argento ad Atlanta 1996, un secondo ad Atene 2004, e, in mezzo, il terzo posto di Sidney nel 2000.

Tra i pallavolisti di casa nostra inseriti nella Hall of Fame Andrea Giani è in compagnia di Lollo Bernardi e Andrea Gardini.

Da allenatore ha conquistato 2 Challenge Cup, una con Modena, nel 2008, e una a Verona, nel 2016. Giani ha ottenuto anche una Coppa Italia di A2 nello stesso anno, 2010, a Roma, in cui ha centrato la promozione dalla A2 in A1. Senza dimenticare il 1° posto ai Giochi del Mediterraneo con l’Italia nel 2013 e la European League alla guida della Slovenia nel 2015.

Tra i pallavolisti di casa nostra inseriti nella Hall of Fame Andrea Giani è in compagnia di Lollo Bernardi e Andrea Gardini.

Da allenatore ha conquistato 2 Challenge Cup, una con Modena, nel 2008, e una a Verona, nel 2016. Giani ha ottenuto anche una Coppa Italia di A2 nello stesso anno, 2010, a Roma, in cui ha centrato la promozione dalla A2 in A1. Senza dimenticare il 1° posto ai Giochi del Mediterraneo con l’Italia nel 2013 e la European League alla guida della Slovenia nel 2015.