Alcol: che tu sia benestante o bisognoso, se hai voglia di bere un pò sai bene che basta niente per raggiungere l’obiettivo: una spesa in un supermercato qualunque, dieci euro, ti danno pure il resto e l’affare è fatto! Ogni tanto beve chiunque, astemi cronici a parte, il vero problema si presenta se sei dipendente dall’alcol, e non riesci ad uscire dal tunnel. Aprile è il mese della prevenzione alcologica e quest’anno cade in un periodo che ha ulteriormente aggravato le dipendenze. Ne abbiamo parlato con Maria Nuovo, docente Master Unicusano in Dipendenze Patologiche e Presidente dell’Associazione Oikia. “Dobbiamo dare le informazioni corrette, chi consuma abitualmente bevande alcoliche trova in fake news che raccontano l’alcol come una vera e propria cura al Coronavirus un appiglio, una giustificazione, ad un comportamento malato – ha osservato la professoressa Nuovo – l’alcol ha un effetto inibente, rilassante e sedativo, ma non è un farmaco e viene utilizzato come tale dai più, per gli effetti che ha sul cervello.”
L’alcolismo e l’isolamento da Covid-19
“L’isolamento fa emergere la nostra emotività, porta le persone a dover obbligatoriamente convivere con la famiglia, anche in situazioni difficili. I rischi, di fatto, sono maggiori per tutti: per chi ne fa uso regolarmente, per chi ne fa uso sporadicamente e per chi ha smesso – ha aggiunto la professoressa Unicusano – potrebbe essere utile ridurre la disponibilità di alcol e aumentare il costo, così da evitare di favorire il facile consumo. Vendono anche i tabacchi, quindi sono obbligati a fare lo stesso con l’alcol, ma dovrebbero cambiare le regole.”
Alcol: le conseguenze sono tante, tutte gravi, alcune riguardano la relazione con chi ci sta accanto e altre riguardano gli effetti sugli organi interiori, insomma fa male a tutto. “L’alcol è un inibente, può causare aggressività e minare i rapporti intimi – si è congedata l’esperta Maria Nuovo – è una problematica importante, e in quanto tale va ne compresa la complessità.”