Si alza il grido di allarme dei commercianti del Lazio, in ansia per le conseguenze economiche del lockdown imposto dal governo per contrastare il coronavirus. La chiamata a raccolta degli esercenti parte da Roma, dal quartiere di Centocelle, dove la presidente di Rete Imprese Castani, Monica Paba, insieme ai commercianti di zona ha scritto una lettera al presidente del Consiglio. Monica Paba è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

La coesione delle imprese del Lazio

“Abbiamo approfittato di questo periodo emergenziale per creare una sinergia tra tutte le reti d’impresa del Lazio. Le reti d’impresa non sono mai state coese tra di loro e le istituzioni hanno sempre giocato su questo punto debole del commercio. In questo periodo invece siamo riusciti a stilare un documento di proposte sottoscritto da 44 reti d’impresa del Lazio. Sarebbe un grande successo se questo appello venisse accolto dalle istituzioni. La lettera l’abbiamo inviata al Presidente del Consiglio, al governatore della Banca d’Italia, ai ministri Gualtieri e Patuanelli, alla Confcommercio, alla Confartigianato e per conoscenza a Regione e Comune”.

Le richieste dei commercianti

“Poniamo l’attenzione su quanto sia strategica l’utilità delle piccole attività all’interno di un territorio. Se non ci fosse stato il fornaio sotto casa, le persone anziane in questo periodo dove sarebbero andate a fare la spesa? Dobbiamo rilanciare un patto solidale e sociale con i nostri clienti. Noi imprenditori vogliamo rialzare le nostre saracinesche perché è l’unico modo in cui i territori possono vivere, dobbiamo riscoprire il commercio di prossimità. Poi abbiamo chiesto che fosse fatta una moratoria per la rendita di posizione, nel momento in cui le attività commerciali abbassano le saracinesche, c’è un problema di liquidità. Questo beneficio economico deve essere riversato sui locatori, perché se non hai liquidità non puoi pagare. Bisogna anche computare il pagamento dell’affitto alle micro imprese. La Regione Lazio ha stanziato dei fondi per dare prestiti, fino a un massimo di 10milaeuro, a tasso zero. I fondi stanziati saranno disponibili solo dal 20 aprile e saranno sufficienti solo per 5100 imprese, quindi da lunedì saremo tutti pronti a inviare la domanda e solo i primi 5100 potranno beneficiarne. E comunque c’è da dire che aumenteremo il nostro debito”.

La sanificazione dei locali

“Quando riapriremo i negozi dovremo sanificare i locali e la sanificazione sarà a carico nostro. Sarà veramente drammatica la ripartenza, se tutto andrà bene si potrà ripartire con regolarità tra ottobre e novembre. Nel frattempo negozi, artigiani, partite iva hanno perso redditività. Allora io dico: perchè tu Regione non incarichi le imprese di sanificazione, le paghi tu e ti accerti che queste imprese vadano a sanificare i locali?”.

Firmate la petizione

“Abbiamo scritto alle Istituzioni perché vogliamo mettere in luce i problemi più urgenti che stiamo vivendo in questo momento di emergenza COVID-19 e che ci preoccupano soprattutto perché vogliamo rialzare le nostre serrande in sicurezza, l’economia e la salute sono allo stesso livello.  Vogliamo tornare con la luce delle nostre vetrine ad illuminare le nostre città. Vi prego di firmare la petizione che trovate sul sito www.reteimpresecastani.com per sostenere la nostra battaglia”.