Continuano gli sbarchi di migranti in Sicilia nonostante l’emergenza Coronavirus e continuano le polemiche. I sindaci di alcuni comuni dell’agrigentino e del ragusano si appellano al buon senso del Governo per gestire al meglio il numero degli sbarchi e non inasprire i malumori della popolazione. Chiedono, come ha già fatto anche il presidente della Regione Sicilia Musumeci, innanzitutto di contenere gli arrivi e di trasferire i migranti che sbarcano in navi attrezzate dove far effettuare la quarantena in sicurezza. Gli oltre centro migranti sbarcati su un gommone a Pozzallo sono stati trasferiti, per un periodo di isolamento di 15 giorni, in una struttura della Prefettura tra Ragusa e Comiso. Il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente, ha spiegato la situazione, la reazione e le preoccupazioni dei cittadini.

Le condizioni dei migranti

“Sono andato personalmente nella struttura. In questo momento la situazione è sotto controllo, i migranti sono tutti giovani e in buona salute, staranno in questo centro per i 15 giorni di quarantena e poi saranno ricollocati secondo gli accordi internazionali”.

L’emergenza che si aggiunge all’emergenza

“In un momento già delicato, gestire quest’ulteriore emergenza è complicato. Sicuramente come prima cosa dobbiamo salvare le vite ma ci sono sicuramente dei sistemi alternativi di gestione dell’emergenza. Abbiamo mandato al governo un appello affinché in previsione di ulteriori sbarchi il periodo di quarantena possa essere svolto su navi attrezzate. In questo momento storico particolare i nostri territori non sono pronti a gestire un’emergenza di questo tipo”.

Il malumore della popolazione

“E’ ovvio che la gente che sta subendo limitazioni, deve fronteggiare un’emergenza sanitaria, economica e sociale, davanti ad una situazione del genere ha una reazione molto negativa. Alla fine pensa: mi chiedete di rimanere in casa eppure arriva liberamente gente nei nostri porti? I medici e gli operatori sanitari vengono distolti dalla gestione dell’emergenza Coronavirus e questo alla gente dà fastidio. Per questo chiediamo alle autorità un sistema alternativo. Anche sul ricollocamento dei migranti dopo la quarantena chiediamo conferme”.

Più controlli in mare

“Avete visto tutti le immagini dei 102 migranti stipati in un gommone sgarrupato. Non penso proprio che dall’Africa abbia potuto attraversare il mare e arrivare in Sicilia. Qualcuno sicuramente li ha portati con un’altra imbarcazione. Occorrono dei controlli maggiori al largo del Mediterraneo”.