Sofferenza: chi non l’ha mai sperimentata non conosce il senso della vita e la bellezza della crescita e del cambiamento. C’è chi ritiene sia un’occasione per migliorare e chi invece pensa gli umani siano recidivi, quindi persone destinate a non cambiare mai. “Non tutte le persone sono uguali, siamo strutturati e funzioniamo in base al nostro percorso storico. Nel libro Nascere a tempo di rock scrivevo che per capire i pazienti dovevo capire che bambini erano stati – ha affermato Adriano Formoso, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus – ognuno reagisce in base al personale percorso di consapevolezza.”
E’ sbagliato affermare che non siamo in grado di cambiare. “I ricchi credevano di essere incolumi da tutto e la pandemia ha messo in chiaro che siamo tutti uguali, e che anche un politico può ammalarsi – ha aggiunto Formoso – la vita stessa è un’esperienza di dolore: ci sono persone che non hanno consapevolezza e per ingordigia penseranno a come sviluppare la loro azienda strumentalizzando i malati di Covid; ci sono persone che stanno da Dio, oggi, e sono gli stessi che facevano fatica a vivere la collettività. Siamo una società divisa in tipologie diverse: a livello sensoriale, intellettivo, di ragionamento.”
Le persone di cuore e i poveri di spirito
Sofferenza: a seconda che si tratti di una persona generosa, empatica, o di un povero di spirito gli effetti saranno diversi. “Assisteremo ad una selezione naturale – si è congedato lo psicoterapeuta Adriano Formoso – non bisogna scoraggiarsi: le persone perbene sentiranno la necessità di stare vicino a chi ne ha bisogno e ci faranno pensare al futuro con maggiore positività; i poveri di spirito, cioè quelli che non avranno capito niente, sapremo riconoscerli. Il cambiamento ha portato a nuove modalità di assistenza sanitaria, c’è chi visita i pazienti online, ad esempio. Viviamo un momento di crisi, quindi stiamo attraversando un’opportunità destinata a traghettarci altrove.”