L’assessore all’istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan (FDI) è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Il Veneto accelera la fase due
“Riteniamo si debba immaginare una ripartenza intelligente, quindi va pensata da subito, con il prerequisito della sicurezza -ha affermato Donazzan-. La cosa più delicata è mantenere il presidio sanitario che continui a lavorare, evitando il sovraffollamento degli ospedali. Però va ripresa in mano la nostra vita perchè abbiamo un’emergenza economica grave come quella sanitaria. Se il problema sono gli assembramenti, è semplice il ragionamento da fare: nell’azienda si deve poter produrre in sicurezza, quindi il lavoratore può andare al lavoro con i protocolli di sicurezza adeguati. In un’azienda tutto è controllabile, molto più che altrove. Resta il grave problema del turismo e di tutto ciò che è ricettività, nessuno ci sta pensando ma quello è il vero dramma”.
Il ministro Boccia ha dichiarato che gli amministratori che riaprono si devono assumere la responsabilità
“Ci siamo sempre assunti la responsabilità, quando il 4 febbraio abbiamo detto al governo di controllare chi arrivava dalla Cina e ci hanno accusati di discriminazione. Ci siamo presi la responsabilità quando abbiamo chiuso un intero paese, eppure ci guardavano con attesa, era il tempo in cui qualcuno andava a prendere gli aperitivi a Milano. Richiamare il Veneto alla responsabilità è la cosa più sbagliata, perchè noi l’abbiamo sempre fatto. L’economia è l’unica cosa che ci potrà salvare, non certo il governo. Sono molto preoccupata per il sistema moda. La catena moda ad aprile-maggio produce tutto ciò che serve per la stagione autunno-inverno. Non è una forma di egoismo, è una forma di sopravvivenza”.
Sul governo
“Ho trovato un po’ schizofrenico l’atteggiamento fin dall’inizio. Trovo che ci sia il richiamo all’unità nazionale solo quando fa comodo. Si fanno appelli all’unità, poi si usano le conferenze stampa di Conte a reti unificate per attaccare l’opposizione, questa è una cosa da Corea del nord. Ci sono tante cose che non funziano. Il ministro Azzolina non ha voluto confrontarsi con le regioni sulla scuola. Secondo me il ministro ha sbagliato a dire due settimane fa che l’anno era finito, tutti erano promossi e non c’era più bisogno di studiare, vanificando gli sforzi dei docenti per organizzare la didattica a distanza. C’è ancora maggio e anche tutto giugno, i docenti sono in servizio fino a luglio. Io immaginerei un altro tipo di modello organizzativo, sapendo che non puoi dire adesso cosa si può fare. Questo governo ha dimostrato tanta inadeguatezza. L’autonomia è sempre da ribadire perchè è legata alle peculiarità territoriali, ad una capacità amministrativa che parla da sè. Non si può rimandare ancora un processo di responsabilizzazione dei territori”.