Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Sulle parole del Prof. Gianni Rezza (Iss) riguardo la ripresa del campionato di calcio a maggio
“Le parole di Rezza sono una conferma di quanto sappiamo da molto tempo, cioè che solo in presenza di un via libera dato dal CTS l’attività sportiva potrà ricominciare -ha affermato Jacobelli-. E’ evidente che il sistema calcio, così come qualsiasi altra azienda, prefiguri scenari di ripresa, ma è altrettanto evidente che trattandosi della salute degli atleti sia di fondamentale importanza la questione sanitaria. I numeri di oggi ci dicono che occorre la massima cautela. Piaccia o non piaccia, anche lo sport si deve abituare. Se i campionati non riprendono e vengono archiviato, il problema nasce per la questione delle promozioni e delle retrocessioni. Il Presidente del Frosinone Stirpe ha paventato la possibilità di ricorrere in tribunale qualora la sua squadra venisse esclusa da un meccanismo di promozione dalla B alla A, quindi per forza di cose si dovrà andare verso l’allargamento dei campionati se si vorrà evitare un’estate di contenziosi”.
Sulla Serie C
“Gravina ha ventilato una serie C a 20 squadre, questo non è un caso. Il problema della Serie C è enorme perchè la maggioranza dei club aveva già grossi problemi di sopravvivenza o comunque di equilibrio di bilancio”.
Sui dilettanti
“Mi auguro che in tutti questi discorsi, in tutte queste congetture circa la ripartenza di Serie A e Serie B, il calcio professionistico aiuti i dilettanti perchè se la base della piramide si sfalda si sfalderà tutta la piramide”.