Andrea De Bertoldi, senatore di FDI e segretario della Commissione finanze, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano e Presidente della società delle scienze umane, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).

Sulla fase due

“L’economia non può rimanere ferma ancora per troppo, bisogna riorganizzare una riapertura in sicurezza, non perdiamo ulteriore tempo perchè le nostre imprese devono recuperare, rischiamo che si perdano commesse importanti. Quindi sicurezza sì, ma anche immediatezza nella ripresa delle attività produttive. Task force per la riapertura in sicurezza? Penso sia in atto un piccolo commissariamento del Quirinale. Non mi risulta che queste persone siano state scelte dal Presidente del Consiglio, ma che il Quirinale abbia suggerito una determinata linea. Sono sicuramente persone di alta qualità e possono dare un contributo importante, di fronte a un governo perlopiù di incapaci, di venditori di fumo”.

Sui decreti del governo

“Ad oggi non c’è un italiano che abbia ricevuto un Euro. Ad oggi solamente parole. Il cosiddetto decreto liquidità promette di mettere in circolo oltre 400 miliardi, a debito del mondo produttivo. Però coloro che hanno qualche rudimento di ragioneria pubblica, sanno benissimo che un decreto del genere dovrebbe compensare quelle linee di credito con circa 30 miliardi di coperture. La fondazione di dottori commercialisti ha chiarito che non è stato messo un Euro a copertura delle linee di credito. I nostri imprenditori hanno bisogno di risposte. In Germania in poche ore sono arrivati a ogni partita iva minimo 5mila euro e ha chi ha meno di 5 dipendenti 9mila euro. Il nostro premier continua a fare trasmissioni televisive, proclami a reti unificate,  ma ancora non abbiamo visto nulla”.

Sul Covid 19 considerato incidente sul lavoro

“La vedo come tutte le norme che vogliono ammazzare le imprese d’Italia. Bisognerebbe creare condizioni di facilitazione, purtroppo non c’è un settore che sia appetibile per l’economia, parliamo di giustizia, di norme del lavoro, di investimenti, tutto in Italia viene complicato da burocrazia assurda. Abbiamo un governo nel quale il player di maggioranza è il M5S, il movimento del giustizialismo, del populismo a 360 gradi, dove bisogna sempre colpire qualcuno. Andando avanti in questa direzione si andranno a uccidere anche quelle realtà che funzionavano prima del Coronavirus. Mi appello al Presidente della Repubblica perchè in un momento così drammatico per il nostro Paese, non possiamo essere portati in porto da persone che nella vita non hanno mai dimostrato nulla. Ci sono persone di grande valore nel M5S, ma mai sono state messe al governo, al governo ci hanno messo persone che probabilmente sono più facilmente manovrabili dalla piattaforma Rousseau”.