Claudio Durigon, deputato della Lega, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Sulla conferenza stampa di Conte
“Si evince tutta l’incapacità di Conte di gestire questo momento -ha affermato Durigon-. Dare con così tanto astio la colpa a Salvini e Meloni perchè lui è debole in Europa e farlo in diretta su Rai 1 quando lui doveva dare altre comunicazioni al Paese, fa capire quanto il premier sia fuori controllo. Ho scritto una lettera a Conte e ho chiesto se non sia il caso di fare passo indietro, perchè l’Italia ha bisogno di altro. Gualtieri e Gentiloni ieri sera esultavano per l’accordo all’Eurogruppo, oggi il M5S dice che per loro non esiste il Mes, dopodichè Rosato di Italia viva dice che il Mes va preso in considerazione. E dopo tutto ciò, la colpa che l’Italia è debole in Europa è di Salvini e Meloni? E’ imbarazzante, sono molto preoccupato”.
Sul Mes
“Oggi il no al Mes lo ha detto anche Conte. Quindi se lui è debole è debole per altri motivi, non per colpa nostra. Io penso che il Mes vada tolto di mezzo e quei soldi vadano messi su altri strumenti. Il Mes l’ha chiesto l’Olanda, se ieri Gualtieri si fosse imputato e avesse detto no al Mes, il Mes sarebbe rimasto fuori. Oggi a noi servono risorse subito, pensare che il Consiglio europeo si svolga il 23 aprile è dimostrazione che non è percepita la difficoltà dell’Italia e dei Paesi dell’Europa del sud”.
Sui decreti economici del governo
“Purtroppo delle misure previste dal Cura Italia non è arrivato neanche un centesimo in tasca agli italiani, quando ci siamo visti giorni fa Gaultieri mi aveva detto che il pagamento sarebbe stato fatto il giorno successivo, confondendo il pagamento agli enti con quello ai lavoratori. Pensate che per il bonus dei 100 euro, la circolare dell’agenzia delle entrate è uscita ieri quindi tutti i lavoratori non hanno potuto avere i pagamenti a marzo. Ho partecipato a riunioni dove si è parlato, abbiamo cercato di far capire, ma anche per il decreto liquidità non siamo stati ascoltati. C’è una grande crisi e in questo frangente non ci dovrebbe essere colore politico che tenga”.
Sulla fase due
“Già da oggi la Protezione civile deve reperire più dpi possibili, in modo che quando si riprende tutte le aziende siano pronte a garantire la sicurezza dei lavoratori. Bisogna fare anche strumenti per stabilire che prima deve tornare al lavoro. Penso che si possano mettere dei vincoli d’età, dando una cassa integrazione a chi è in età più avanzata e dovrà rientrare più tardi. In sostituzione della persona di 65 anni potrebbe andare a lavorare la persona di 25 anni, ovviamente con tutte le protezioni necessarie. E’ necessario progettare subito questa ripartenza”.