Jacques Villeneuve il pilota che riuscì a vincere il dramma del Papà (1982) e le paure sue e della Mamma: fu iridato nel 1997

 

Arrivò a conquistare il Campionato del Mondo dove nemmeno il coraggioso e temerario genitore, Gilles su Ferrari, era arrivato

 

 

Non è e non sarà mai un cognome qualsiasi: Villeneuve. Oggi compie gli anni Jacques, Villeneuve, figlio del grande Gilles, morto a Zolder nel 1982. Il padre è stato uno dei più amati tra i piloti vestiti di rosso Ferrari. Lo stesso zio di Jacques, che porta lo stesso nome, è stato un ulteriore pilota tra i professionisti delle quattro ruote.

L’erede del grande ferrarista è diventato, a differenza del coraggiosissimo padre, è riuscito, anche per onorarne la memoria, a diventare Campione del Mondo.

Jacques Joseph Charles Villeneuve è nato a Saint-Jean sur Richielieu, Québec, Canada, il 9 aprile 1971.

Nel 1984, a due anni dalla scomparsa del papà, il magico 27 della Ferrari, Jacques ha 13 anni e decide di seguire quanto fatto dal padre, magari sognando di arrivare nel motordrome più importante del pianeta, di sicuro il più reclamizzato. Tutto questo andando contro la madre, Joann, fortemente provata da quanto successo all’amore della sua vita. Figuriamoci quando una mamma pensa ai rischi del figlio.

Sapendo che il ragazzo avesse problemi seri con la matematica lo sfidò sul piano del rendimento: l’erede di Gilles sovverte il pronostico e la Signora Villeneuve fu costretta a mantenere la parola.

Il giovane pilota si misura con i Kart fino alla Formula 4, e alla Formula 3 dal 1989 al ’91. Il passo è breve, dal 2° posto assoluto nella Formula Nippon alla americana Atlantic, nel 1993. 5 vittorie e 3° posto finale.

Nei primi anni di attività, a soli 24 anni, vinse il Campionato CART e la 500 Miglia di Indianapolis, prima di aggiudicarsi il titolo iridato nella Formula 1 nel 1997. E pensare che il patron della Williams, Frank, lo mise di fianco a un esperto del livello dell’australiano Alan Jones.

Non fu un inizio leggero, per Jacques Villeneuve, che percorsi 10000 chilometri nei test invernali. L’esordio avvenne con una Williams che montava motore Renault, e fece la pole-position al Gran Premio d’Australia. Dovette cedere il successo al compagno di scuderia Hill per una perdita di olio, ma giunse 2°. Alla quarta prestazione stagionale arrivò alla prima vittoria, al Gran Premio d’Europa, vincendo in volata sulla Ferrari di Schumacher.

Il canadese vinse altre 3 gare, in Gran Bretagna, Ungheria e Portogallo, superando all’ultima curva ancora il tedesco della “Rossa”; un’annata impreziosita da sette gare finite sul podio. Alla fine è vice-campione del mondo, dietro a Damon Hill, con 78 punti all’attivo. Tanto, davvero, nell’anno della prima partecipazione.

Nel 1997 il duello per il titolo iridato non fu una questione tra Hill e Villeneuve ma tra Jacques e Schumacher, fino all’ultima gara, pur consapevole, Frank Williams, che sarebbe stato l’ultima volta della collaborazione tra la sua scuderia e la Renault.

Nella prima parte del campionato il tedesco guidava la classifica dei piloti con 14 punti di divario sul canadese, che infilò 4 Gran Premi, Inghilterra, Ungheria, Austria e Germania. In Giappone Jacques commise una fesseria ma rimediò al Gran Premio d’Europa dove costrinse a una scorrettezza Schumacher.

Sulle novità regolamentari della successiva edizione della Formula 1 Villeneuve, prima di laurearsi Campione del Mondo, prese in maniera netta e decisa posizione contro Max Mosley, presidente assai modesto e dagli spiccioli modi della Federazione Internazionale Automobilistica, con una aspra contesa verbale sui media.

Intanto fu il primo canadese, a vincere un Mondiale.

Nel 1998 le nuove regole crearono meno pathos. La Williams perse appeal, le sue monoposto non riuscirono a essere protagoniste.

Avrebbe vinto Mika Hakkinen davanti a Schumacher con il finlandese proveniente dal mondo dei rally che dimostrò la classe e un talento cristallino, uniti alla potenza e alla continuità del motore Mercedes.

Nel 1999 Villeneuve passò alla BAR senza incidere fino al 2003, come avvenne nel 2004 in una rapida apparizione sulla Renault.

La cosa più bella accadde al popolare Festival di Goodwood quando Jacques Villeneuve guidò la Ferrari 312 T4 condotta dal padre, Gilles, nel 1979, l’anno del Campionato del Mondo vinto dal compagno di squadra Scheckter, primo africano sul trono della Formula1!

Gli ultimi due anni della carriera nel mondo dorato Villeneuve lo passa in Sauber, dal 2005 al 2006, senza grandissimi risultati.

Finito il percorso nel circus, nel 2006 Jacques Villeneuve ha partecipato per due volte alla 24Ore di Le Mans ottenendo un brillante 2° posto finale; così facendo ha accarezzato quella che nell’ambiente dei motori chiamano la Triple Crown, la tripla corona. Che sarebbe la somma delle vittorie di Indianapolis, del Campionato Mondiale di Formula1 e la prestigiosa 24Ore che si corre in terra francese.

Avrebbe poi vinto la 1000 km di Spa prima di gareggiare nella categoria americana Nascar Nationwide Series.

Dal 2013 Jacques Villeneuve è uno dei commentatori di Sky Sport Italia per le gare di Formula 1, e altresì per la francese Canal Plus.