La Germania e gli aiuti alle imprese e alle famiglie per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Maria Pia Gentile, titolare del ristorante italiano “Il pescatore” a Stoccarda, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus, per spiegare le misure economiche messe in campo dal Governo tedesco. “Sono nata in Calabria, ma già da 44 anni abitiamo a Stoccarda. Due anni fa abbiamo aperto il nostro ristorante. Anche qui c’è il lockdown ma lo Stato ci aiuta tantissimo”, ha spiegato la signora Gentile.
Sugli aiuti di Stato in Germania
“Lo Stato tedesco si è dato molto da fare per aiutare famiglie e imprese, subito hanno abilitato i finanziamenti, in 5 giorni abbiamo ricevuto 9mila euro. A tutte le imprese fino a 5 lavoratori, come nel mio caso, danno 9mila euro, tra i 5 ai 10 danno 15mila euro, quelle più grandi arrivano a 30mila, addirittura a più di 100mila euro. Sono soldi a fondo perduto che lo Stato non rivuole indietro. Non c’è paragone con la burocrazia italiana”.
I soldi accreditati in pochi giorni e richiesti via email
“La sera stessa in cui sono uscite le disposizioni del Governo mi è arrivata una mail dall’associazione per i gastronomi che mi spiegava come fare domanda. Abbiamo fatto subito la domanda online molto facilmente e dopo poco ci è arrivata la conferma che stavano lavorando la domanda e in 6 giorni ci hanno accreditato i soldi. Questi sono soldi solo per l’attività, per le spese private ci danno un altro aiuto per pagare i conti di casa, come l’affitto e le bollette. E’ prevista la disoccupazione per i lavoratori dipendenti”.
Altre misure
“Per chi ne avesse bisogno, c’è la possibilità di richiedere un prestito dallo Stato che si comincerà a pagare tra un anno a un tasso di interesse del 2%. Quello che succede in Italia non lo trovo giusto, è una vergogna dare alle imprese solo un bonus di 600 euro. Mi dispiace che pur pagando le tasse gli italiani non usufruiscono dei diritti che invece noi abbiamo qui”.