È stato realizzato il prototipo di una valvola utile a trasformare le maschere da snorkeling in respiratori d’emergenza nei Laboratori dell’Unicusano.
Unicusano: pronti con la sperimentazione del primo prototipo presso l’Ospedale di Terni
“Nei Laboratori di Ingegneria Unicusano si potranno produrre circa 60 valvole al giorno, adattabili alle maschere da snorkeling.” – ha dichiarato Stefano Bandecchi, Presidente della società delle Scienze Umane, annunciando la progettazione e creazione della prima valvola nei laboratori dell’Ateneo romano. La valvola è stata stampata in 3D e l’Ospedale di Terni, una volta che avrà ricevuto le necessarie indicazioni e autorizzazioni di utilizzo per i dispositivi medici da parte del Ministero della Salute per l’omologazione della stessa, è pronto ad iniziare la sperimentazione del prototipo realizzato nei Laboratori di Ingegneria dell’Ateneo. Un piccolo passo che potrebbe essere di grande aiuto a tutta la comunità, stremata dal Covid-19.
Valvola per maschere da Snorkeling
L’idea di trasformare le maschere da snorkeling full face in maschere respiratorie di emergenza è nata da alcune aziende italiane: Insinnova e The FabLab che, a loro volta, hanno contattato Decathlon per avere i disegni della maschera su cui adattare il pezzo. È nata così la prima valvola, battezzata Charlotte, che permette di trasformare l’attrezzatura da snorkeling in strumento di respirazione. Successivamente altre imprese hanno raccolto il testimone per dare il proprio contributo solidale e creare, insieme, una produzione industriale.
Anche l’Università Niccolò Cusano ha deciso di partecipare a questa sinergia made in Italy mettendo a disposizione non solo gli strumenti del suo centro di Ricerca, ma anche le conoscenze professionali del team di docenti e ricercatori interni. Un’altra piccola grande attenzione della Cusano, che si somma ai tanti gesti di solidarietà dei giorni scorsi: le donazioni agli Ospedali di Terni e Bergamo, allo Spallanzani e al Sant.Andrea, la consegna dei generi alimentari a circa 200 famiglie di terni e oltre 15 mila mascherine distribuite alla protezione civile della città umbra.
Gesti di solidarietà che stanno cambiando il nostro modo fi relazionarci con il mondo. Alla fine di questa emergenza sanitaria, ci scopriremo tutti più umani.
***Articolo a cura di Michela Crisci***