L’avv. Gabriele Bruyère, presidente di Uppi (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari), è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
Sulle conseguenze del Coronavirus sui proprietari immobiliari
“Stiamo già risentendo moltissimo di questa crisi. Per quanto riguarda le botteghe e i negozi C1 hanno il riconoscimento di un credito d’imposta del 60% sull’ammontare del canone, però non c’è certezza se è stato pagato o meno quel canone. Finchè non c’è nessuno che controlla tutti potrebbero non pagare e usufruire dello sgravio fiscale”.
Nessuna misura del Governo sugli affitti in generale
“Al di fuori dei negozi non è stato contemplato niente, il che significa che per il governo i canoni di locazione di marzo vanno pagati ai proprietari. Non abbiamo avuto un provvedimento in merito da parte del governo, noi abbiamo fatto proposte serie al governo. Noi non possiamo sfrattare l’Italia intera. Ma il proprietario di immobili non ha altre soluzioni, anche perchè deve continuare a dichiarare i canoni di locazione non percepito finchè non c’è lo sfratto”.
Le proposte al Governo inascoltate
“Abbiamo provato in tutte le maniere, abbiamo chiesto di sospendere il vecchio contratto, per fare contratti concordati tra le parti. Abbiamo proposto una cedolare secca al 5% portando il discorso fino alla fine del 2020. Abbiamo fatto due comunicati stampa e una lettera aperta, ma non ci è stata data risposta”.