Il sottosegretario agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano (M5S), è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano e Presidente della società delle scienze umane, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Sugli italiani all’estero
“Abbiamo rimpatriato quasi 50mila italiani nell’ultimo mese, abbiamo cominciato con quelli che non potevano rimanere dov’erano, come studenti Erasmus, persone che erano in vacanza e non riuscivano a rientrare per il blocco dei voli. Non è stato facile, perchè abbiamo dovuto contrattare con i vari Paesi per riaprire lo spazio aereo e poi concordare con Alitalia dei voli per far rientrare i nostri connazionali. Chi è rimasto fuori da queste liste oggi è perchè può rimanere dove si trova, sono persone che lavorano lì e che possono vivere nei Paesi dove si trovano adesso. Se dovesse esserci qualche connazionale ancora in difficoltà sul sito della Farnesina c’è un banner Covid-19 con tutte le indicazioni necessarie. Le difficoltà maggiori le abbiamo riscontrate nei Paesi più lontani, l’Australia, l’India, i Paesi del sud America. Alcuni si lamentano perchè vogliono che la Farnesina li faccia tornare gratis a fine vacanza, non prima. Ovviamente tutti coloro che sono rientrati sono stati obbligati all’auto quarantena”.
Sulla crisi economica
“Io mi occupo maggiormente della parte dell’export, quindi la fase che verrà dopo che sarà finita l’emergenza. La fase del rilancio la stiamo attrezzando con alcuni strumenti che ci sono già stati finanziati nel decreto Cura Italia e nel prossimo decreto. Andremo quasi a triplicare le risorse del piano gestito dall’istituto commercio estero. In contemporanea si sta facendo un grande lavoro in termini di Mef e Mise. La Commissione Ue ha approvato la possibilità per gli Stati membri di garantire fino al 100% del credito delle aziende quasi a tasso zero, questo ci permette di immettere un’enorme quantità di liquidità a garanzia delle imprese. Oggi il grande problema delle imprese è la liquidità perchè non hanno introiti, ma solo esborsi. Ora ovviamente tutti i Paesi lo devono attuare. Non ci sarà neanche lo screening per le imprese che di solito viene fatto, perchè diamo per scontato che tutte siano in difficoltà in questo momento”.
Sulle cause contro i medici
“Oggi il ministro Bonafede ha inserito un emendamento per escludere la responsabilità civile e penale verso alcune fattispecie che potevano essere imputate ai medici”.