Nicola Fratoianni, deputato di Sinistra Italiana-Leu, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Per Andrea Orlando la sanità deve tornare nelle mani dello Stato

“Meglio tardi che mai. E’ bene ridiscutere l’impianto con cui si è governata la sanità, la regionalizzazione ha aumentato in modo significativo le disuguaglianze e per un diritto universale come la salute questo non può essere accettato. Da questo dramma che stiamo vivendo è necessario anche trarre qualche insegnamento. In questi anni abbiamo denunciato costantemente quello che stava accadendo. Alcuni settori devono essere sottratti alla logica del mercato. A tutti i cittadini deve essere garantito di essere curati se ce n’è bisogno, tutto questo non può rispondere alle logiche di mercato che invece hanno dominato nella sanità privata, che per me è un ossimoro, ma anche nella sanità pubblica. Abbiamo iniziato a chiamare gli ospedali pubblici aziende sanitarie. Il pubblico non deve funzionare come un’azienda, perchè l’azienda deve fare profitto”.

Sull’Europa

“L’Europa ha affrontato malissimo questa vicenda all’inizio di questa crisi, ora abbia cominciato ad invertire la rotta in modo positivo. Penso però che non ci siamo ancora. C’è un nodo che riguarda la realtà. Il debito per affrontare questa emergenza. deve essere garantito da un meccanismo cooperativo di carattere europeo e vanno emessi i coronabond, titoli che garantiscano a livello europeo un debito europeo. L’approccio ideologico ha dominato le politiche economiche europee. Soltanto qualche anno fa la Grecia è stata quasi strangolata per l’applicazione ideologica di norme che invece andavano messe in discussione. Mi auguro che questa emergenza aiuti ad uscire da questa stagione di politiche di austerità, di ossessione per i parametri che hanno depresso l’economia e aumentato le disuguaglianze”.