Mondo Lavoro. La ricerca, condotta pochi mesi fa dall’Università Niccolò Cusano, ha evidenziato che i giovani oggi prediligono i lavori digitali, innovativi e tecnologici. Quali saranno, dunque, i lavori più ricercati nel 2020? L’Università Niccolò Cusano ne aveva individuati ben 7 nella sua infografica e il covid-19, oltre a confermare queste professioni, ha individuato altri settori in crescita.
Mondo Lavoro: ecco le professioni del futuro
Le professioni del futuro erano già state anticipate da uno studio condotto dall’Ateneo romano a novembre 2019. Una ricerca interessante che offre una panoramica “appetibile” per tutti coloro che si apprestano a scegliere un corso di laurea. A determinare la rivoluzione professionale è stato, in primis, il digitale ed oggi diremmo che il covid-19 ha confermato l’importanza della rete, delle infrastrutture e di tutti quei lavori che possono essere svolti in modalità “smart working”.
Le nuove esigenze e modalità di lavoro agile richiederanno nuove competenze e figure professionali esperte. I profili più ricercati nel 2020, oltre quelli dell’ambito medico e infermieristico, saranno: Data Scientist, Digital HR, Legal Tech, Energy Manager, Operation Manager, Software e App Developer, Digital Marketing Specialist.
Numeri alla mano
Per l’Energy manager in Italia sono disponibili addirittura più di 1 milione e mezzo di posti di lavoro, stando a un report di Confindustria. E ancora 1 milione 200mila posti di lavoro a disposizione di chi è in grado di creare software per applicativi o infrastrutture web. La digital transformation, stando ai numeri forniti da Excelsior-Anpal, dunque, darà vita a quasi 270mila nuovi occupati. I giovani che vorranno trovare lavoro in futuro dovranno prestare attenzione alle professioni dell’ICT e alle mansioni che presuppongono competenze digitali sia in ambito informatico che di tipo matematico.
Secondo Adecco crescerà anche la richiesta di operai in ambito chimico e farmaceutico per la produzione di disinfettanti e mascherine (+ 40% rispetto a prima dell’emergenza). Cresceranno anche i settori legati ai beni di prima necessità: dai magazzinieri della Grande Distribuzione Organizzata agli addetti al trasporto (+60%), della logistica e delle attività legate all’e-commerce (+40%). In aumento infine la richiesta per addetti alle pulizie e interventi di sanificazione (+40%).
***Articolo a cura di Michela Crisci***