Lorenzo Mancuso, consulente del lavoro e membro dell’Associazione giovani consulenti del lavoro, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Sul pagamento della cassa integrazione

“La cassa integrazione viene pagata direttamente dall’Inps al lavoratore, salvo alcune eccezioni. Quindi noi consulenti del lavoro forniamo all’Inps i dati, l’Inps in base a quei dati paga il lavoratore. Ovvio che bisogna avere un iban da indicare, oppure tramite bonifico domiciliato, ma questo è poco conforme all’imperativo di restare a casa”.

La cig arriverà a maggio, anche con l’accordo con le banche

“Il permie Conte ha detto che le casse integrazioni verranno pagate entro il 15 aprile, non è assolutamente vero. Tant’è che hanno fatto questo accordo con le banche per anticipare i soldi. Il problema è che questo accordo non si concilia col restiamo a casa. Il lavoratore dovrebbe andare alla sua banca per verificare se la banca aderisce a questa iniziativa. Se aderisce, il lavoratore chiede questo anticipo. Ogni banca può riservarsi di valutare l’onorabilità creditizia. Quindi serve tempo per questi controlli. La cosa che avevamo suggerito noi è che questo prestito andasse alle imprese, che è un soggetto più strutturato per parlare con la banca e, avendo già l’iban di tutti i lavoratori, può rappresentare tutti i lavoratori, invece così ogni lavoratore deve andare a chiedere questo anticipo alla banca. Siamo stati in grado di far rimanere in casa tutta la popolazione e non siamo ancora in grado di superare tutta questa burocrazia”.

Sui fondi per le misure previste nel Decreto Italia

“I fondi non basteranno per tutti. All’inizio si era parlato di click day poi smentito dall’Inps. Bisogna dire che i fondi per la cassa integrazione il bonus da 600 euro non basteranno per tutti. Sono pochi i soldi stanziati dal Governo”.

Blocco del muto prima casa

“Il mutuo prima casa non è stato ancora bloccato. La misura non è ancora chiara, per ora le poche cose che sappiamo sono per i lavoratori dipendenti in cassa integrazione, nebulose le informazioni che abbiamo per i lavoratori autonomi. Insomma, non si sa ancora nulla”.