Gianni Belleno, fondatore e batterista dei New Trolls, è intervenuto ai microfoni di Arianna Caramanti su Radio Cusano Campus.
A più 50 anni dalla fondazione dei New Trolls, Nico Di Palo e Gianni Belleno tornano insieme. “Il brano ‘Sogni’ è l’anteprima di un disco di brani inediti che uscirà a ottobre, non so ancora come si chiamerà -ha affermato Belleno-. “Sogni” l’ha scritta mio figlio, il testo l’ho scritto io con Matteo Zerbi detto Flowmatto. C’è stato quindi l’incontro tra due generazioni e tra il rock e il rap. Però l’album non sarà tutto così, sarà un po’ rock progressive e sarà molto variegato, anche grazie alle esperienze che abbiamo fatto in questi anni”.
Sulla sua carriera. “Non ho rimpianti. Musicalmente abbiamo fatto veramente tanto, ci vorrebbero due vite per fare quello che abbiamo fatto noi. Abbiamo lavorato con Dalla, Baglioni, De Andrè, Mina, Anna Oxa. Ci siamo veramente divertiti, a 360 gradi. Noi abbiamo sempre fatto grandi melodie nelle nostre canzoni perchè è l’unico modo per arrivare a toccare il cuore e l’anima delle persone”.
Sull’apertura del concerto dei Rolling Stones. “Quando hanno annunciato noi, io sono salito sul palco insieme ai miei colleghi e quando ho visto la marea di persone che c’erano davanti, sono scappato in camerino e non volevo più uscire. Poi sono riusciti a portarmi sul palco e quando abbiamo finito ho visto i Rolling Stones per la prima volta sul palco, è stata un’emozione straordinaria”.
Su Sanremo. “Il nostro primo Sanremo lo ricordo molto volentieri, di quell’esperienza ricordo tutto. Era la prima volta che andavamo in tv, eravamo emozionatissimi. Ricordo ancora la prima steccata di Nico, gli tremava la voce. Nel 2019 abbiamo provato a partecipare, ho portato il pezzo in commissione, mi hanno detto ‘Appena Baglioni la ascolta, ti faremo sapere’, ma sto ancora aspettando. Nessuno mi ha fatto sapere nulla”.
Sulla musica di oggi. “Ormai i ragazzi ascoltano di tutto. Ci sono più ottimi musicisti oggi di allora, anche perchè con la tecnologia possono imparare a suonare uno strumento su youtube. La musica trap? La musica è uguale per tutti, è un modo espressivo diverso da come eravamo noi. Noi avevamo la melodia, loro hanno il parlato. Sono contro i talent show perchè questi sfruttano i ragazzi, a chi vince gli fanno fare il disco e se non va bene finisce nel dimenticatoio. Se hai fortuna bene, ma se non funziona lì non hai più chance”.
Sull’emergenza Coronavirus. “Passo le ore a studiare, a scrivere e a lavorare al nuovo album. Nonostante tutto seguo i tg e mi rendo conto che è un flagello spaventoso. Forse ce lo siamo anche meritati, i danni li abbiamo fatti anche noi e si vedono. La natura a un certo punto ci manda il conto.