Il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Achille Variati (PD), è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano e Presidente della società delle scienze umane, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Sul numero dei contagi in calo
“Sono laureato in matematica, quindi sono abituato a studiare i numeri e le curve -ha affermato Variati-. Andiamoci piano, non basta un giorno, ci vuole un trend di almeno 3 giorni. Però nei 3 giorni precedenti ho sempre guardato la percentuale tra i nuovi positivi rispetto al corpo complessivo dei positivi italiani e mi sono accorto che la curva, pur essendo in crescita, sembrava essersi appiattita, oggi va verso il baso. Comunque bisogna avere cautela. Mentre abbiamo chiuso quasi contemporaneamente su tutto il territorio nazionale le nostre attività economica, non ci sarà una data X in cui tutto tornerà come prima. Non sarà così nè a livello territoriale, nè per tutte le attività lavorative. Il comitato scientifico sta già studiando una modalità di riapertura, ma sarà una modalità complessa. Non illudiamoci che nel giro di poche settimane avremo concluso questa cosa. Secondo me non ci daremo la mano per 6-8 mesi. Per quanto riguarda le aziende, molti sono i fattori da considerare. Dopo Pasqua cominceremo a vedere un via vai di aziende che man mano ricominceranno ad operare, ovviamente con tutte le misure di sicurezza del caso”.
Sul rilancio dell’immagine dell’Italia
“Il governo sta pensando ad una grande campagna di rilancio della ‘reputazione’ del nostro Paese. Noi siamo stati massacrati a livello internazionale in queste settimane, ci hanno dato degli untori, tutta la catena alimentare dei nostri prodotti era guardata con diffidenza e qualcuno ha iniziato a speculare su questo. Dovremo fare un’intelligente, brillante campagna di immagine del nostro Paese. Il governo deve combattere la parola ‘burocrazia’. I soldi devono finire nei conti correnti delle famiglie, saranno pochi, ma meglio pochi e subito. Se ci saranno i furbi, i furbi li metteremo alla gogna, ma serve dare liquidità adesso. Per i 400 milioni dati ai comuni, noi al Ministero dell’Interno abbiamo già predisposto i bonifici per i comuni e ciascun sindaco elaborerà una strategia per dare quei buoni spesa ai cittadini in difficoltà.