Coronavirus: i numeri delle vittime sono scoraggianti, l’economia è in caduta libera e l’obbligo di stare a casa è una catena, un legame fastidioso che non vediamo l’ora di rescindere. In compenso le città sono ordinate, pulite e magicamente silenziose. Esistono, dunque, una serie di aspetti positivi derivanti dalla pandemia in corso inaspettati, e ingiustamente dimenticati. Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia con Letizia Ciancio, psicologa e autrice di Essere padre essere madre, Armando Editore.
La riduzione del biossido di azoto
“E’ uno degli inquinanti più pesanti per l’uomo – ha osservato Letizia Ciancio – e la drastica riduzione a cui assistiamo è uno degli aspetti positivi che ne derivano dalla nuova vita che stiamo vivendo. La natura si riprende i propri equilibri quando va fuori, e questo è uno dei tanti modi.”
Lo smart working
Il fatto di dover lavorare e studiare da casa sta accelerando “la transizione digitale. Questa improvvisa segregazione ha obbligato e imposto alle scuole di fare immediatamente qualcosa, è un’imposizione che ti obbliga a seguire delle regole e ha obbligato gli insegnanti ad una modalità di interazione più smart – ha aggiunto la dottoressa Ciancio – se non avessimo avuto i social saremmo davvero in un dramma. Un tempo saremmo entrati in una forte depressione. Adesso, invece, dobbiamo sviluppare relazioni di fiducia e assumerci maggiormente le responsabilità di quello che facciamo.”
Il tempo
Viviamo una dimensione spazio – temporale completamente nuova. “Non avremo mai più occasione di stare tutti fermi e sulla stessa barca. Internet e la vita che vivevamo ci ha illusi di poter fare molto e velocemente – ha sottolineato la psicologa – invece adesso siamo obbligati a trovare il tempo dell’attesa, un tempo da gestire in autonomia, senza una griglia esterna che ci impone regole rigide. Le crisi espongono le persone alla loro vera natura, è come se fossimo tutti denudati dove ognuno è ciò che è.”
Roma pulita, le città sono in silenzio
Non è tutto, Roma e le altre città ci appaiono come nuove, “mai viste così pulite, non perché la gente non consuma, anzi stiamo a casa a pranzo e cena e stiamo tutti cucinando, consumiamo di più – si è congedata l’esperta – la riduzione del traffico è cosa buona e giusta per l’inquinamento, ci permette di avere una dimensione spazio – temporale nuova. Non abbiamo più fretta, e infine abbiamo tempo per pensare, tempo di riflettere: silenzio fisico e psicologico.”
(Ph: Annalisa Colavito)