Mina: scomoda, schiva e immensa quanto il talento che nessuno è mai riuscito a sottrarle, è stata raccontata da molti, in questi giorni viene celebrata ovunque in occasione dei suoi ottant’anni. Aldo Dalla Vecchia, giornalista e autore televisivo di lungo corso, ha pubblicato di recente Mina per neofiti. La vita, la voce, l’arte di una fuoriclasse, Graphe Edizioni, ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia su Radio Cusano Campus.

Lo scandalo

Mina è stata protagonista di un vero e proprio “scandalo. Aspettava un figlio da un attore famoso formalmente sposato, Corrado Pani, per questo divenne la pubblica peccatrice – ha osservato il giornalista Dalla Vecchia – anche se la RAI la censurò, per pochi mesi, fu costretta a richiamarla a furor di popolo e da allora divenne ulteriormente famosa. Ai tempo era già la più grande, la più brava, è stata una vedette importante ha fatto duetti importanti.”

Il personaggio più amato

Intorno agli anni ’50/’60 non vi erano altri personaggi importanti e amati quanto lei. “Era la più amata, il pubblico non vedeva l’ora di sapere di lei. Lei, invece, voleva vivere la sua vita privata con la famiglia. Il gossip fu feroce, ma non la scalfì. Infatti, penso che riguarda chi lo fa, non chi lo subisce.” 

La prefazione di Cristiano Malgioglio

Mina per neofiti. La vita, la voce, l’arte di una fuoriclasse è un libro con una prefazione importante, di Cristiano Malgioglio. “Cristiano ha scritto per lei canzoni indimenticabili, tra queste Ancora, Ancora, Ancora, canzoni un pochino erotiche visti i testi – ha affermato Dalla Vecchia – nel libro si parla di una carriera indimenticabile e si vuole ripercorrere la storia d’Italia attraverso la carriera di Mina. Metto Mina a livelli di Picasso, Alessandro Manzoni. E’ stata anche attrice ma lei stessa dice di aver fatto dei film tutti dimenticabili, fatti tutti per sfruttare il successo di qualche artista. E’ presente in tante colonne sonore dei film degli ultimi cinquant’anni.” 

La scomparsa dalle scene

“Chi se non Mina avrebbe potuto ritirarsi se non all’apice del successo senza essere dimenticata, anzi. Se o avesse fatto qualche altra sua collega sarebbe stata dimenticata. Ha dimostrato di essere la numero uno in assoluto – si è congedato Aldo Dalla Vecchia – credo avesse voglia di fare quello che le piaceva, e credo fosse stanca di essere braccata dalla stampa e di leggere cose assurde su di lei.”

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