Pierluigi Biondi, sindaco de L’Aquila, è intervenuto ai microfoni di Arianna Caramanti su Radio Cusano Campus.

Sull’emergenza Coronavirus a L’Aquila.

“La situazione di emergenza causata dalla diffusione del coronavirus preoccupa me come d’altronde preoccupa tutti i cittadini italiani ma queste emergenze iniziano ad essere eccessive per L’Aquila, però siamo in prima linea come al solito per quello a cui ci chiama il destino -ha affermato Biondi-. Gli aquilani sono disciplinatissimi e ordinatissimi, si sono attenuti a tutte le richieste che sono state fatte. Abbiamo fatto un controllo massiccio sul territorio, non abbiamo mai registrato assembramenti o notizie di feste clandestine. I sanzionati sono stati il 2% dei controllati. Sono molto orgoglioso dei miei concittadini. Comuni a rischio fallimento? C’è un dato importante relativamente agli introiti locali. C’è la necessità di intervenire a favore delle attività produttive senza scaricare i costi sulle casse degli enti locali. Il mio comune ha già approvato il bilancio di previsione prima del 31 dicembre 2019, quindi siamo in ulteriore difficoltà perché facciamo conto su entrate previste che non potremmo avere. Serve un intervento massiccio dello Stato, questo è evidente. La mia parte politica è ben nota, ma nonostante ciò credo che i sindaci debbano limitarsi a far rispettare le leggi nazionali. Detto questo credo ci sia stato quantomeno un difetto di comunicazione da parte del governo. Le risorse ovviamente non sono sufficienti, ma credo lo sappia il governo stesso che non possono bastare 25 miliardi. Non la vedo rosea, ma se non fossi positivo, visto che sono stato il sindaco anche di Villa Sant’Angelo quando ci fu il terremoto che distrusse L’Aquila e non solo, nel 2009, non andremmo avanti”.