L’imprenditrice Micaela Pallini, presidente del Gruppo Spiriti di FederVini (Confindustria), è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Riguardo le ricadute dell’emergenza Coronavirus sul settore di alcolici e superalcolici

“I contraccolpi sono evidenti nel nostro settore -ha affermato Pallini-. Già venivamo da un periodo molto difficile, perchè liquori e aperitivi sono stati coinvolti nei dazi americani. Poi soffrivamo per la Brexit e per la recessione in alcune parti d’Europa. L’export per noi è molto importante. Si stimava già che per i dazi applicati a ottobre da Trump ci sarebbe stata una perdita di fatturato di circa il 25% per il nostro settore. Il fatto che tutto il mondo abbia chiuso le porte e la vita sociale si sia azzerata, è chiaro che questo ha dato un grande colpo al nostro settore. I liquori si vendono nei supermercato, ma in questo periodo la gente non ha la stessa voglia di consumare superalcolici. Abbiamo messo in smart working tutti quelli che potevano essere messi in smart working, abbiamo spedito gli ultimi ordini, ora siamo fermi, stiamo cercando di capire quanto è necessario per capire gli ordini che arrivano. Stiamo cercando di capire cosa dice questo decreto e che riflessi avrà per tutto il settore. Fermare la macchina può essere molto pericoloso per la ripartenza successiva. Per lavorare abbiamo bisogno che tutta la filiera dietro di noi sia operativa, quindi non è facile”.

Sul post emergenza

“Sono molto curiosa di sapere che mondo ci tornerà. Questi sono quei momenti in cui qualcosa cambia. Ho due figli piccoli, uno fa le elementari e dice: però adesso la Terra sarà contenta perchè siamo tutti fermi e quindi respirerà di più. Magari qualcosa di positivo ci sarà, questo potrebbe portare a delle riflessioni su una nuova mobilità, su nuovi modi di lavorare. Mi auguro che chi sta al governo faccia delle riflessioni nuove. Il governo potrebbe sfruttare questa pausa per mettere finalmente mano a una semplificazione amministrativa. I cantieri si fermano perchè manca proprio questo”.