Il Dottor Alessio Brugnoli, farmacista romano, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano e Presidente della società delle scienze umane, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt).
Riguardo il lavoro del farmacista in tempi di emergenza Coronavirus
“La mia farmacia è in un quartiere popolare di Roma -ha affermato Brugnoli-. La farmacia da sempre è il primo baluardo del sistema sanitario nazionale sul territorio. Da sempre ci siamo trovati a fare da filtro tra il medico e l’ospedale. Il nostro atteggiamento in questo momento è di grande professionalità, cerchiamo di salvaguardare noi stessi e i nostri clienti-pazienti. Lavoriamo con tutti i sistemi di sicurezza di cui ci siamo autonomamente dotati, perchè non abbiamo ricevuto nessun tipo di attrezzatura. L’associazione ci ha dato delle direttive, ma non c’è stata la possibilità di avere delle mascherine, dei para-alito di fronte al banco, dei guanti. Ogni farmacista d’Italia si è dovuto attrezzare per conto proprio. Attualmente c’è una collega in Umbria che ha contratto il virus, un collega in Val d’Aosta che purtroppo è deceduto. Si sono ammalati mentre erano in farmacia. La situazione a Roma la viviamo forse ancora non con la percezione di assoluta gravità che vivono i miei colleghi al nord, dove non riescono neanche a fornire l’ossigeno ai pazienti”.
Sulla carenza di farmaci e presidi medici
“Ci sono state inadempienze irresponsabili da parte della gestione del farmaco. Per non parlare dei presidi sanitari. Ci sono medici che lavorano senza mascherine, senza guanti. Le mascherine che si stanno producendo andranno innanzitutto ai medici e agli infermieri, poi ai farmacisti e poi al resto della popolazione. La speranza di tutti è che il Coronavirus andrà scemando, ma non si potrà pensare nei prossimi 4-5 mesi di frequentare luoghi mediamente affollati senza le dovute protezioni”.