Luca, italiano residente ad Anversa (Belgio), è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Come si vive l’emergenza Coronavirus in Belgio
“All’inizio nei tg non si parlava d’altro che della situazione italiana, c’era una curiosità sincera sull’avanzamento del virus e le soluzioni che il governo avrebbe assunto -ha raccontato Luca-. Poi da venerdì lo stesso Belgio ha preso contromisure come la chiusura di scuole, attività ricreative, ristoranti. Ancora c’è tanta gente in giro, la città è normale, anzi forse a correre c’è qualche persona in più visto che hanno chiuso le palestre. Ci sono poi le raccomandazioni. I belgi sono molto affettuosi e ora devono rinunciare al bacio per salutarsi, viene raccomandato di salutarsi con la scarpa. Anche qui ci sono scene di assedi ai supermercati. Il giorno in cui dovevano annunciare la chiusura delle scuole sono andato al supermercato e l’ho trovato svuotato. Tanta gente è andata in Olanda, dove ristoranti e pub sono ancora aperti. Fino a domenica scorsa c’era qui mio padre e ha rischiato di non poter rientrare in Italia perchè hanno bloccato moltissimi voli. Ho paura che accada come in Italia perchè minacciano sempre decisioni più forti. Poi la Germania ha bloccato le frontiere per la Francia e i francesi stanno passando dal Belgio per entrare in Germania”.