Giuseppe L’Abbate, sottosegretario al Ministero delle politiche agricole e alimentari, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Tutto in famiglia” condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus.
Sui certificati virus free per i prodotti italiani
“Forse qualcuno voleva fare un tentativo di speculazione, che però siamo riusciti subito a placare -ha affermato L’Abbate-. Siamo intervenuti con tutti i nostri canali diplomatici per risolvere la questione. Chiedere un certificato virus free ai prodotti italiani è una cosa assurda, che va in violazione di tutte le normative europee. Tra l’altro è stato dichiarato che il virus non si trasmette tramite i prodotti alimentari. In un contenitore come quello dell’UE che ha 27 Paesi con 27 interessi differenti, è ovvio che si cerchi di attirare più l’interesse sui propri prodotti. Però i prodotti made in Italy sono ricercati dai consumatori degli altri Paesi e di fronte alla richiesta non c’è norma che tenga”.
Le ricadute del Coronavirus sull’agroalimentare
“Il Coronavirus sta facendo molto più danni rispetto ai dazi messi dagli Usa, che poi sono stati rivisti. Siamo stati noi il primo Paese a subire i danni dell’emergenza, ma tutti gli altri Paesi europei si stanno accorgendo che il problema è enorme. Le ripercussioni sul sistema agroalimentare sono enormi. Permettetemi di ringraziare tutte le nostre imprese agricole, agricoltori, pescatori, tutti i lavoratori che ogni giorno si recano nei campi, negli stabilimenti, nonostante il timore del contagio. Sono degli eroi. Trovare questi prodotti sugli scaffali dei supermercati dà anche un senso di sicurezza, se non li trovassimo l’impatto psicologico sarebbe devastante”.