Mario Cipollini quel velocista capace di vincere un Mondiale raggiungere al Tour de France Gino Bartali e avvicinare Eddy Merckx

 

Rispetto a Bartali non ha mai vinto il Tour ma il Re Leone ha pareggiato i successi di tappa; è giunto a 8 vittorie dal belga nelle tre principali corse

 

Mario Cipollini è stato tra i più grandi talenti del nostro Ciclismo, capace di imporsi sia a livello internazionale, che di conquistare il titolo di Campione del Mondo nel 2002 a Zolder, in Belgio.

Il toscano di Lucca è nato il 22 marzo del 1967 e oggi compie 53 anni. Velocista capace di volate anche lunghe, potente e costante nel suo lavoro in gruppo e da gregario a disposizione delle punte di diamante, Cipollini è considerato uno dei migliori atleti azzurri.

E’ stato professionista dal 1989 al 2005 con un ritorno di fiamma repentino nel 2008.

E’ stato tra i primi sportivi a comprendere la profondità e la lungimiranza del rapporto con i mezzi di informazione e con la tecnologia. Soprannominato Re Leone per i lunghi capelli ha fatto parlare di sé anche per alcune divise dai colori sgargianti.

Anche sul piano caratteriale si è fatto notare per la grinta impiegata nell’esposizione delle sue idee, espresse non in misura infrequente a tutela della sicurezza dei corridori.

In famiglia i Cipollini che corrono sono 2: il fratello maggiore, Cesare, è un classe 1958 e a 20 anni diventò professionista vincendo, prima, tuttavia, Campione del Mondo Juniores nella Cronometro a squadre.

Mentre Mario diventò professionista nel 1989, 11 anni dopo il fratello. La prima squadra di Mario è stata la Del Tongo con Paolo Abetoni responsabile del team. La prima vittoria arriva in volata su Adriano Baffi nella terza tappa del Giro di Puglia a Rutigliano. In quella stagione avrebbe vinto altre 4 corse, altre 2 delle quali ancora nella stessa competizione. Quindi a Mira, durante il Giro d’Italia, e un circuito a Firenze.

Nel 1992 chiude la Del Tongo e con altri 9 compagni di squadra alla GB-MG Maglificio. Nel 1994 passa alla Mercatone Uno-Medeghini con Antonio Salutini. Ma per una grave caduta rinunciò al Giro e al Tour.

La soddisfazione più importante sarebbe arrivata nel 1996, con la casacca della Saeco, quando Mario Cipollini vinse il Campionato Italiano.

Nel corso della lunga carriera Mario Cipollini ha vinto 189 volte. Naturalmente la gara più importante fu la cosiddetta “corsa di un giorno” quando si laureò nel 2002 a Zolder, Campione del Mondo. Fu un grande attestato agonistico perché superò in volata due campioni degli arrivi in velocità quali sono stati Robbie McEwen ed Erik Zabel. Quel giorno il toscano e azzurro conquistò la maglia iridata con la media velocità più alta mai realizzata (46,583 kilometri orari!).

Nella medesima stagione l’azzurro vinse la Milano Sanremo e triplicò i successi del 1992 e del ’93, con la Gand-Wevelgem.

Nelle tre corse a tappe più importanti del pianeta Cipollini ha vinto 57 frazioni, 42 volte al Giro d’Italia, 12 al Tour de France, 3 alla Vuelta, a soli 8 successi dai 65 ottenuti dal grande Eddy Merckx che non era un velocista puro come il giovanotto di Lucca, ma un atleta ben più completo per le differenti caratteristiche.

Al Giro d’Italia delle 42 vittorie tutte sono arrivate tutte in volata. Al Tour ha eguagliato i 12 successi di Gino Bartali, altro grandissimo campione e altro immenso toscano delle due ruote a muscoli.