Marco Bellavia, attore e storico volto di ‘Bim Bum Bam’, è intervenuto ai microfoni di Arianna Caramanti su Radio Cusano Campus.

Riguardo le sue accuse nei confronti degli influencer

“Non è vero che mi sono scagliato contro gli influencer -ha affermato Bellavia-. Ho solo scritto un tweet in cui dicevo che noi abbiamo studiato una vita per fare il nostro lavoro, per imparare come comunicare ai bambini, poi arriva qualche influncer che con un video può mandare un messaggio sbagliato. Era più che altro un’accusa al sistema più che agli influencer”.

Sull’emergenza Coronavirus

“Anche io all’inizio ho scritto che aveva fatto più morti l’influenza, ma in quel periodo la percezione della comunicazione fatta dai nostri media era quella. Ogni cosa va contestualizzata, specialmente in questo periodo, giorno dopo giorno. Io sono di Cerro Maggiore e due settimane fa, il sindaco di Cerro Maggiore così come il sindaco di Milano Sala aveva fatto un appello a continuare a vivere, in quel momento ci poteva stare, adesso dire una cosa del genere sarebbe devastante perchè la situazione cambia di giorno in giorno, di ora in ora. Ho visto il sindaco di Bergamo che è stato mio direttore a Mediaset, Giorgio Gori, quasi in lacrime perchè la situazione è davvero drammatica. Quando ho capito che la situazione era davvero grave ho scritto anche a tanti miei amici e contatti dicendo di non prenderla sottogamba questa cosa. All’inizio sono stato anche visto come uccello del malaugurio, ma adesso mi danno ragione. Se posso fare un appello, tutti dovremmo dare questo consiglio ai nostri amici e conoscenti, perchè è importante”.

Sui rapporti con i familiari in questi giorni di quarantena

“Mio figlio Filippo 4 giorni li fa a casa con la mamma e i suoi fratellini, 4 giorni li fa con me. Martedì uscirò per andarlo a prendere, ovviamente ho l’autocertificazione”.

E’ tornato Bim bum bam

“Tutti i giorni alle 16 faccio Bim bum bam sul mio profilo Instagram. Mi seguono 30 persone e va bene così, ci divertiamo, stiamo insieme. Sono venuti a trovarmi tanti amici, come Cristina D’Avena, poi verrà anche Paola Barale. Stiamo facendo questa cosa per passare un po’ il tempo in maniera serena, per ridere. Persone mi scrivono: ma che stai facendo, non fa ridere. Altre invece sono nostalgici e rimpiangono i bei tempi”.