Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulla reazione di Mattarella dopo le decisioni della Bce

“Le parole di Mattarella sono come sempre molto sagge e colgono il punto -ha affermato Gelmini-. Questa Europa ci delude. Dall’emergenza immigrazione a quella sanitaria sul Coronavirus l’Europa ha provato a fare orecchie da mercante, oggi è costretta ad intervenire perchè non è più un problema solo italiano, però dal punto di vista degli aiuti economici abbiamo fatto molta fatica con Berlusconi e Tajani a portare via questi 25 miliardi di sforamento. Mi auguro che da Ue e Bce ci sia un cambio di passo e soprattutto spero che l’UE trovi una ragione di esistere perchè finora è solo l’Europa dei burocrati e lo dico da esponente di un partito convintamente europeista. Il rischio è di dare ragione ai sovranisti. Io continuo a pensare che non si possa uscire dall’UE e che l’UE rappresenti una grande opportunità, però bisogna giocare le carte giuste. Occorrono misure legate agli investimenti, occorre flessibilità e soprattutto uniformità delle regole anche per affrontare l’emergenza sanitaria”.

Sulle parole di Christine Lagarde

“Ridateci Mario Draghi il prima possibile. Lagarde nella migliore delle ipotesi si è espressa male e ha comunicato in modo pessimo e si è vista la reazione dei mercati. Mi auguro che quanto successo ieri serva da lezione e che si possa archiviare la giornata di ieri come una pessima figura, riprendendo con la Bce un percorso di dialogo e di risoluzione dei problemi. Serve stampare moneta, serve liquidità soprattutto per le imprese”.

Sulle misure varate dal governo

“Abbiamo utilizzato, come ci ha insegnato Berlusconi, un atteggiamento costruttivo perchè al primo posto va messa l’Italia e le sue necessità. Da subito abbiamo votato il decreto per l’emergenza sanitaria, non siamo del tutto soddisfatti ma riteniamo sia una nostra vittoria l’inasprimento delle misure. Dobbiamo ascoltare i medici, i virologi, gli infermieri che ci dicono di rimanere a casa. Chiediamo al governo di colmare il ritardo nel varare le misure economiche. C’è un problema di garantire stipendi a fine mese, un problema di liquidità delle imprese. Chiediamo ammortizzatori sociali in deroga per garantire lavoratori flessibili, stagionali, del comparto turismo. Chiediamo che le imprese vengano sostenute. E vogliamo certezze per le famiglie, con le scuole chiuse occorre investire sulla formazione a distanza attraverso investimenti sul digitale”.