Trapattoni la parabola di un vincente in ogni parte dell’Europa e del Mondo: 10 titoli nazionali, 2 volte in cima al mondo
E’ il compleanno del più celebre tra i nostri tecnici, capace di vincere dal Portogallo alla Bundesliga passando per l’Austria; è stato anche CT di Italia e Irlanda
81 anni da vincente: è la parabola di Giovanni Trapattoni per gli amici Trap. E’ stato il mediano capace di fermare Pelé, non il primo che possa capitare, in una partita amichevole giocata a San Siro tra il Milan e il Santos, che finì 0-0! E’ stato l’allenatore di una Juventus tra le più belle squadre della storia del Calcio in assoluto, alle cui sorti è mancata soltanto la ciliegina sulla torta, vista la sconfitta di misura ad Atene contro l’Amburgo di Felix Magath.
Poco dopo fu il tecnico che visse il dramma dell’Heysel sul quale la retorica e l’ipocrisia tutta italiana stesero un bruttissimo velo, quasi i giocatori bianconeri non sapessero nulla, di tutto ciò che stesse capitando nei loro pressi, con 39 morti. Quindi quella coppa non può, non deve essere presa, in esame.
E’ l’allenatore del italiano più conosciuto sia per quanto ha saputo vincere, con diverse società, sia perché, da ottimo discepolo di Nereo Rocco, con il quale seppe conquistare la prima Coppa dei Campioni di un club di casa nostra, il Milan, nel 1963. Faceva parte di quella strepitosa nidiata composta, per il resto, da Enzo Bearzot, divenuto Campione del Mondo nel 1982; e Cesare Maldini, le cui fortune sbatterono contro la traversa dello Stade de Saint Denis nel 1998 assieme a quel tiro di rigore calciato con forza ma meno precisione da Gigi Di Biagio contro i padroni di casa francesi.
Giovanni Trapattoni è nato a Cusano Milanino il 17 marzo del 1939. Al di là del brillante centrocampista di interdizione e in marcatura a uomo che è stato, oggi incensiamo, giustamente, il tecnico. E’ stato capace di conquistare 6 scudetti degli 8 del ciclo dei Furino, dei Bettega, dei Benetti e dei Tardelli, con quella Juventus a cavallo tra gli Anni ’70 e gli Anni ’80. Un settimo scudetto in Italia lo avrebbe vinto nel 1989 con l’Internazionale di Lothar Matthaeus!
Il Trap ha raggiunto il ragguardevole numero di 10 titoli nazionali complessivi. 7 in Italia, una volta la Bundesliga con il Bayern Monaco, uno in Portogallo con il Benfica, uno in Austria, con il Salisburgo.
Così Trapattoni è inserito in un olimpo particolare di allenatori. Composto per il resto da Tomislav Ivic, dall’austriaco Ernst Happel, da Carlo Ancelotti, dal belga Eric Gerets e dal lusitano José Mourinho. Hanno tutti vinto il campionato in quattro nazioni diverse. Il Trap è il sesto allenatore al mondo e il quarto in Europa per il numero di trofei vinti.
Prima andiamo a ricordare cosa abbia saputo vincere da alfiere di un grande Milan. Intanto ha vinto due volte, nel settore giovanile rossonero, due Coppe Carnevale, il Torneo di Viareggio. I capolavori con la prima squadra di Paròn Rocco parlano di 2 scudetti, altrettante Coppe dei Campioni. Delle quali una fu trasformata una Coppa Intercontinentale (1969). E ancora una Coppa delle Coppe e una Coppa Italia. Giuanìn avrebbe poi chiuso il percorso di atleta nel Varese, realtà che negli anni ’60 e ’70 ha frequentato anche dalla Serie A alla C. E da lì venne preso, dalla Juventus, un certo Bettega!
E’ uno dei rari tecnici ad aver vinto tutte le competizioni europee, Coppa Campioni, Coppa delle Coppe, a Basilea contro il Porto, e Coppa Uefa, insieme alla Coppa InterContinentale. Il cosiddetto Mondiale per Club lo ha vinto, anche in questo è un record assoluto, sia in campo da giocatore che da allenatore. E da tecnico divide il record delle 3 Coppe Uefa con Unai Emery, tutte ottenute con il Siviglia.
Sarebbe diventato Commissario Tecnico dell’Italia dal 2000 al 2004 con la clamorosa beffa subita dalla nostra nazionale per mano di quel “fenomeno” di Byron Moreno in un arbitraggio indecente e tecnicamente osceno. Accadde contro i coreani nei Campionati del Mondo quando pagammo la regola del Golden Gol.
Dopo l’avventura con la squadra azzurra, Trapattoni ha allenato la squadra dell’Irlanda e non andò in Sudafrica per la mascalzonata di Thierry Henry, che fece il passaggio del gol decisivo aiutandosi con la mano. Ma alla successiva opportunità l’Irlanda andò agli Europei giocati in Polonia e Ucraina, la prima volta, per la squadra in casacca verde, dal lontano 1988.
13 anni fa Giovanni Trapattoni al secolo il Trap, è stato inserito nella lista dei 50 migliori allenatori nella storia del Calcio. Nel 2012 l’eterno sempreverde del Calcio italiano è stato inserito nella Hall of Fame del nostro football. Nel 2013 la celebre televisione statunitense ESPN lo collocò tra i primi 20 al mondo.
Auguri, Trap!