Manuela Levorato 43 anni di corsa: con Mennea i soli a praticare 4 discipline in Coppa Europa
La veneta di Dolo, tra infortuni e gravidanze, ha mancato solo l’appuntamento con il sacro fuoco di Olimpia: è successo in almeno tre occasioni. Ma ha ottenuto record e vinto parecchio, in Italia e fuori
Manuela Levorato è stata una apprezzata atleta nella velocità, capace di raccogliere risultati sia sul territorio italiano che in giro per il mondo. Nata a Dolo, oggi compie 43 anni. La veneta ha vinto ben 17 titoli italiana e fin dai campionati giovanili si è saputa imporre: promesse, Allieve e Juniores. Nel 1994 vince il titolo delle Allieve sui 100 metri a Torino in 12”02 soltanto dopo un anno di agonismo. Nel 1995 è Juniores entra nella finale di categoria agli Europei con un quarto posto individuale sui 100 piani, e un ottimo argento di squadra nella staffetta 4×100! A questo punto l’Italia la convoca per i Mondiali (sempre nella Juniores), dove giunge 7° nei 100, esce dopo i quarti di finale sui 200 e 5° con la 4×100. Viene provata anche ai Mondiali Senior ma non supera le batterie dei 100.
La sua maturazione avviene nel caro, vecchio Continente, partecipano, dal 1995 al 2010, a 11 edizioni della Coppa Europa, nelle quali ottiene 7 medaglie. La prima volta a Villeneuve-d’Ascq in Francia, arriva quinta nella 4×100. Nel 1996 a Bergen, Norvegia, la medesima staffetta vince l’oro! E’ il momento più importante del suo percorso, anche se a squadre. Nel 1997 Manu Levorato conquista il primo titolo italiano, proprio con la 4×100 nella compagine Snam San Donato, a Milano. Di lì la possibilità di confrontarsi a livello internazionale, il che fa grandi le sue spalle e forgia il carattere, combattendo contro le migliori.
Agli Europei Under 23 è terza con la medesima staffetta veloce e finisce quarta nei 100 metri individuali. Ai Giochi del Mediterraneo la grintosa atleta di Dolo è solo settima sui 100 metri e ai Mondiali non va oltre le batterie di qualificazione nella minima velocità; esce in semifinale con la 4×100. E ai Mondiali in Germania a Monaco è solo 6° sui 100 metri e lo stesso, modesto piazzamento con la staffetta.
Nemmeno in Coppa Europa va meglio, l’anno dopo, a San Pietroburgo, dove si prova a mettere in discussione nei 100, nei 200 e con la 4×100. Arriva solo in semifinale negli Europei indoor. Riesce solo ad accarezzare il primato italiano nei 100 metri mancandolo per un centesimo (lei fa 11”24): il record resta a Giada Gallina. Ma la Levorato supera una grande collega qual è stata Marisa Massullo, dopo ben 15 anni dal suo 22”88, ottenuto due volte! Manuela nei 200 metri ferma il cronometro sui 22”86. La ragazza di Dolo entra tra le grandi atlete della velocità italiana, sebbene gli Europei siano deludenti.
Nel 1999 vince due medaglie d’oro ai Campionati Europei conquistando il massimo nei 100 metri e nei 200. Una doppietta clamorosa, che testimonia l’elevato livello di preparazione, di condizione, fisica e motivazionale di Manuela. Che ottiene, nella semifinale della distanza più breve anche il primato italiano, con 11”20; quello precedente era di Giada Gallina. E lo firma anche nell’altra prova, con 22”68 in finale, superando la favorita, che era la insidiosa francese Muriel Hurtis. Ma il record è migliorato ai Mondiali di Siviglia, 22”60, anche se non serve ad andare più avanti della semifinale.
Nello stesso anno c’è la Coppa Europa a Parigi, lei corre in 3 specialità ma è 5° sia nei 100 che nei 200, e 6° con la 4×100. Grandi acuti, nel 2000, non ce ne sono: sulla particolare distanza dei 300 metri la Levorato fa 36”30 togliendolo a Virna De Angeli. Poi ottiene il record della 4×100, 43”60 a Conegliano, nel suo Veneto, e 43”44 a Barletta. In Coppa Europa, che si svolge in Gran Bretagna, gareggia nei 100, ed è terza, quarta sui 200, sesta con la staffetta. Purtroppo patisce qualche risentimento muscolare di troppo e non va a Sydney, per le Olimpiadi.
Il record dei 100 metri lei lo sfiorò l’anno prima ma lo ottiene nel 2001 a Losanna, con l’allenatore Roberto Frinolli: 11 secondi e 14 centesimi. Poi è argento ai Giochi del Mediterraneo sui 100, e arriva in semifinale ai Mondiali in Canada sia nei 100 che nei 200. In Coppa Europa non va a podio in nessuna delle tre specialità. Amen. L’anno dopo nella stessa manifestazione è 2° assoluta nei 100 e nei 200, terza nella 4×400 e quinta nel 4×100: bilancio da applausi!
Manuela Levorato comincia a misurarsi sui 400 metri piani ed è seconda con 52”16 all’Arena di Milano. Potrebbe essere un nuovo percorso, una rinnovata sfida con sé stessa. Ad agosto ottiene due bronzi sui 100 nei 200 agli Europei, è campionessa italiana indoor nei 60 e nei 200 metri, con il nuovo record nazionale.
Dal 2003 al 2008 è un alternarsi di impegno e infortuni tanto che salta le Olimpiadi di Atene nel 2004, e qualche altro appuntamento interno, sia all’aperto che indoor. Nel 2007 Manuela si riprende e corre con l’Italia in Coppa Europa a Milano vincendo la staffetta 4×100. Sempre con la più veloce tra le staffette si aggiudica il titolo Mondiale Militare. Ad agosto del 2008 potrebbe andare ai Giochi Olimpici a Pechino ma diventa mamma di Giulia. Ritorna alle gare nell’estate 2009 con i Campionati Italiani a Milano. Nel 2010 va a Bergen, Norvegia, per gli Europei a squadre: è 11° sui 100, 7° con la 4×100. Ma la gioia più grande da genitrice deve ancora arrivare: è campionessa italiana sui 100 metri per la 14° volta.
Nel febbraio del 2011 ottiene anche il 7° titolo indaliano al chiuso sui 60 metri piani, a 13 anni dal primo! A Parigi, Europei indoor, sarebbe arrivata in semifinale. Un altro infortunio le pregiudica la partecipazione, per la terza volta, a un’Olimpiade, quella di Londra nel 2012. Nel 2014 si iscrive ma non prende parte ai campionati assoluti di Ancora indoor e nel febbraio 2015, in attesa di due gemelli, lascia lo sport praticato dopo 22 anni.
Adesso è vicepresidente dell’Atletica Riviera del Brenta, la prima delle 7 società delle quali ha fatto parte durante la sua strada sportiva.
Complessivamente ha vinto due medaglie di bronzo agli Europei, un argento e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo, dopo che nelle giovanili ha portato a casa 4 medaglie in sede continentale. Vanta ben 13 record nazionali, 11 Senior e 2 Master.
Manuela Levorato è stata l’unica atleta italiana, con Pietro Paolo Mennea, ad essersi misurata in 4 specialità differenti in Coppa Europa. Il che conferma che non sia tra le grandi per caso.