Ivan Lendl il primo a coniugare potenza e capacità tecniche

Oggi compie 60 anni uno dei più grandi giocatori di Tennis di ogni epoca: vincente nei tornei ATP e esterni al circuito mondiale, ha conquistato anche la Davis con l’antica Cecoslovacchia

 

Ivan Lendl è stato probabilmente il primo tennista a coniugare potenza atletica e tecnica, tanto da risultare ostico per tanti, tra i campioni che lo hanno incontrato: dai grandissimi Jimbo Connors e John McEnroe a Stefan Edberg e Mats Wilander, fino ad arrivare a un giovanissimo quanto scorbutico Boris Becker.

Il tennista di Ostrava oggi compie 60 anni ed essendo nato nella “antica” Cecoslovacchia ha vinto parecchio, sia con la squadra nazionale, prima di essere naturalizzato statunitense, sia a livello individuale, dove ha messo in fila parecchi tennisti e colleghi di gran qualità, eccezion fatta per il Torneo di Wimbledon dove è arrivato due volte in finale e cinque in semifinale senza riuscire mai a conquistare l’erba britannica, tra il 1983 e il 1990.

Da rilevare come Lendl si fosse trasferito nel 1981 negli Stati Uniti d’America e nel 1992 sarebbe divenuto a tutti gli effetti cittadino a stelle e strisce. Nel 1984 avrebbe acquistato una sua casa nello Stato del Connecticut, a Greenwich. Nel 1987 chiese e ottenne una green card fino, 5 anni dopo, a diventare statunitense a tutti gli effetti.

Il 16 settembre del 1989 ha sposato Samantha Frankel e hanno avuto 5 figlie: Marika, le gemelle Isabelle e Caroline, Daniela e Nikola.

In carriera complessivamente Lendl ha vinto 8 titoli nei tornei del Grande Slam ed è stato ben quattro vole Campione del Mondo ITF e essendo rimasto a lungo il numero 1 del pianeta tennistico, per ben 270 settimane, quando ha superato Jimmy Connors. A sua volta l’attuale allenatore planetario sarebbe stato superato da Pete Sampras, a proposito di grandissimi talenti, da Roger Federer, quindi da Novak Djokovic.

La preziosa bacheca di Ivan Lendl conta 94 tornei conquistati, con 50 ulteriori nel singolare al di fuori del circuito dell’ATP, e 6 titoli di doppio. Senza dimenticare quel clamoroso cappotto subìto dall’Italia dalla Cecoslovacchia, nella finale del 1980: un duro 4-1 non capace di spiegare la differenza tra la scuola “ceca” e una nostra pur valida quanto generosa formazione nazionale, che ha messo in discussione ben due incontri su quattro, oltre al successo di Barazzutti su Tomas Smid.

Lendl è sempre stato uno dei tennisti più temuti anche dai giocatori dotati di maggiore tecnica per la sua capacità di tenere bene il campo e dare sfoggio di colpi di grande precisione balistica pur a velocità di gioco elevatissime. Probabilmente è uno degli spartiacque fra il tennis da fondo campo e l’era moderna.