Un “affettuoso omaggio”, così il regista Luca Manfredi definisce “Permette? Alberto Sordi”, il film prodotto da Rai Fiction dedicato all’intramontabile icona del ‘900 giunta al suo 100esimo compleanno.

A interpretare l’Albertone nazionale per questo tributo del grande e del piccolo schermo, è Edoardo Pesce. Rivelazione in “Dogman” di Matteo Garrone, ha l’onore e l’enorme responsabilità di riportare sullo schermo il mostro sacro del cinema italiano e lo fa con estrema sensibilità e umanità. Nell’infondere al ritratto calore e dolcezza si affollano i ricordi nella mente del regista e dell’interprete che non giocano sulla verosimiglianza ma, piuttosto, proprio su una reinterpretazione evocativa. Il risultato è un mix straordinario tra la personalità dell’attore romano e l’universo dei personaggi da lui creati in grado di coinvolgere emotivamente tutti i tipi di pubblico.

“Permette? Alberto Sordi” racconta un ventennio, dai primi passi fino alla piena affermazione professionale dell’uomo che “non ci ha mai permesso di essere tristi” come disse Ettore Scola. Da giovanissimo Sordi viene espulso dall’Accademia di Recitazione dei Filodrammatici a Milano per la sua forte cadenza romana. Tornato a Roma non si arrende, cerca e ottiene piccoli ruoli nelle grandi produzioni di Cinecittà, ricordiamo Scipione l’africano, fin quando la sua tenacia non lo porta a prestare la sua inconfondibile voce a Oliver Hardy. Da questo momento comincerà a farsi strada sui palcoscenici del Varietà e alla Radio con alcuni dei suoi personaggi più celebri. Stringe un’importante amicizia con il giovane Federico Fellini, interpretato nella pellicola da Alberto Paradossi che sa anche lui restituire umanità al genio della cinepresa che da lì a poco dirigerà Sordi in Lo Sceicco Bianco e I Vitelloni. Fondamentale sarà anche la sua relazione con l’attrice e doppiatrice Andreina Pagnani che lo affiancherà per i lunghi anni della gavetta, fino al raggiungimento del trionfo definitivo con Nando Moriconi nell’indimenticabile “Un americano a Roma”.

“Permette? Alberto Sordi”, già nelle sale in occasione dell’anniversario della morte di Sordi, arriverà su Rai 1 il 21 aprile, altra ricorrenza significativa in cui si celebra il Natale di Roma. Un giorno perfetto infatti per omaggiare uno dei più grandi attori italiani che della sua romanità ha fatto un vanto e un tratto distintivo.

Un film per la TV che nasce con l’intento di celebrare e far riscoprire soprattutto alle nuove generazioni, una pietra miliare del panorama cinematografico. Un attento osservatore della realtà capace di analizzare a fondo e con ironia vizi e virtù degli italiani, qui raccontato nella dimensione privata sconosciuta al grande pubblico. Messo a nudo nelle proprie debolezze ci regala il suo lato più tenero come l’inguaribile fanciullezza che lo ha legato da sempre alla madre.
Raccontando gli inizi faticosi piuttosto che l’exploit del suo successo, la storia di Alberto Sordi sembra quasi esortarci ancora a credere che se armati di santa pazienza e con un innato talento, nessun obiettivo è inavvicinabile.